Seregno, santuario di Santa Valeria gremito per l’ultimo saluto a don Lino Magni

La cerimonia funebre è stata presieduta da monsignor Michele Elli, vicario episcopale, mentre l'omelia è stata affidata al nipote don Isacco Pagani
Il saluto dei fedeli alla salma di don Lino Magni, al termine del funerale

«Di tutto e da parte di tutti, grazie don Lino». Il lungo applauso che ha accompagnato la conclusione del saluto letto da un parrocchiano è stato forse il momento più emozionante del funerale di don Lino Magni, parroco di Santa Valeria a Seregno tra il 1978 ed il 2009, deceduto lunedì 8 gennaio, all’età di 93 anni. La cerimonia funebre, ospitata dal santuario mariano che il sacerdote originario di Lurate Caccivio non ha mai smesso di amare, tanto da scegliere di risiedere nel quartiere anche dopo il suo pensionamento, è stata presieduta da monsignor Michele Elli, vicario episcopale della zona quinta di Monza, e concelebrata da una quindicina di confratelli, tra i quali il prevosto monsignor Bruno Molinari, il prevosto emerito monsignor Silvano Motta, il vicario parrocchiale don Walter Gheno, il predecessore di quest’ultimo don Giuseppe Colombo e don Isacco Pagani, nipote di don Lino Magni. Numerosissimi sono stati i fedeli intervenuti, tanto che molti non sono riusciti a trovare un posto a sedere ed hanno quindi seguito la funzione in piedi.

Santa Valeria: il ricordo dell’arcivescovo Delpini

Don Lino Magni

In apertura, monsignor Elli ha affidato a monsignor Molinari la lettura di un messaggio di ricordo e cordoglio scritto da monsignor Mario Delpini. L’arcivescovo di Milano ha sottolineato che in don Magni «molti hanno trovato un punto di riferimento nella fede, per affrontare le prove della vita» ed ha evidenziato alcune sue peculiarità, come «la fermezza inflessibile propria dei miti» e «la presenza in confessionale», vissuta con assiduità finché le forze lo hanno sorretto. Nell’omelia, invece, il nipote don Pagani, insegnante di introduzione ai vangeli nel seminario arcivescovile di Milano e di introduzione alla letteratura giovannea alla facoltà teologica dell’Italia settentrionale ed all’istituto di scienze religiose di Milano, ha preso spunto dalle letture della cerimonia funebre per aiutare gli astanti a comprendere come ricordare il defunto, come ringraziarlo e come pregare per lui. «Don Lino -ha spiegato tra l’altro- non ha mai nascosto la sua umanità. Per come è stato capace, ha fatto in modo che la sua umanità diventasse luogo per la rivelazione di Dio». Ed ancora: «Per lui è stato bello passare gli ultimi giorni in ospedale con accanto in stanza un altro prete, don Giovanni, suo amico da sempre».

Santa Valeria: chi era don Lino Magni

Don Lino Magni, ordinato sacerdote nel 1953 per mano del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, all’epoca arcivescovo di Milano, ha vissuto la sua lunghissima esperienza sacerdotale nelle parrocchie milanesi di Buscate e del Vigentino, poi a Bellinzago Lombardo ed infine a Seregno. Nel suo periodo da parroco in Brianza, ha saputo consolidare le tante iniziative già avviate ed iniziarne altre, diventando una guida apprezzata per la comunità che gli era affidata e per i tanti amici di Comunione e Liberazione, movimento in cui si è sempre orgogliosamente riconosciuto.