Se il buongiorno si vede dal mattino, a Seregno c’è davvero poco da stare allegri. Appena cominciati, i lavori che interessano i sottoservizi stradali e le infrastrutture fognarie e del gas propedeutici alla realizzazione del percorso della metrotranvia Milano-Desio-Seregno stanno già facendo registrare importanti ripercussioni sul traffico viabilistico, per giunta non solo nei quartieri di San Carlo e Sant’Ambrogio, che da sempre sono indicati come quelli che sopporteranno loro malgrado l’impatto maggiore di un’infrastruttura che molti ritengono inutile, oltre che troppo costosa, ma anche altrove.
La riprova è una mail che è giunta in settimana al Cittadino, con cui una lettrice ha evidenziato un aspetto che forse non era stato tenuto fin qui nel giusto conto.
«Volevo segnalare – ha scritto – il grave disagio che stiamo vivendo a partire da martedì 24 ottobre noi pendolari della linea ferroviaria Milano-Chiasso, che parcheggiamo in piazza Linate-8 ottobre 2001. Infatti, a seguito dei lavori all’altezza del sottopasso di via Sciesa, si è congestionato il traffico dalle vie Sciesa e fratelli Bandiera verso la rotonda tra le vie allo stadio e Bellini. E vigili urbani non se ne vedono mai…».
La circostanza è senza dubbio non di poco conto ed accredita il tentativo di parecchi di bypassare la zona del cantiere, che ha chiuso in questi giorni la carreggiata della via Milano che solitamente percorre chi dalla piazza Roma e dalla via Sciesa si muove verso Desio, scegliendo così un’alternativa.
Un sopralluogo nella zona della rotatoria, giovedì della scorsa settimana, ha evidenziato che il congestionamento interessa l’intera via Allo stadio, soprattutto lungo il senso di marcia che da Desio conduce al centro città, che i più considerano preferibile percorrere in luogo dell’asse tra le vie Milano e Sciesa.
È da capire ora cosa accadrà nelle prossime settimane, quando sotto i ferri finirà ancora una volta la via Colzani, prima nel tratto tra la via Milano ed il viale Edison e poi in quello successivo fino al viale Nazioni Unite. È prevedibile, pure in questo caso, che il traffico veicolare che l’arteria sopporta, da e per Cesano Maderno, opti per itinerari differenti, contribuendo ad intasare gli agglomerati urbani di Sant’Ambrogio e San Carlo ma anche, in misura forse minore, quello di Santa Valeria, dove in tanti approderebbero scegliendo di immettersi sul viale Nazioni Unite.
Intanto, a prima vista i cantieri di queste settimane stanno lasciando come sgradita eredità manti stradali simili al formaggio gruviera, con rattoppi di catrame quasi mai eseguiti a regola d’arte e destinati a diventare pozzanghere anche estese. In più, l’ennesimo scavo in via Platone sta da tempo rendendo inutilizzabile in parte una corsia in via Pacini, all’altezza del parco “Falcone e Borsellino” di San Carlo, con la conseguenza di un senso unico alternato di marcia che classificare come pericoloso è poco e che solo per la buona volontà e l’attenzione degli automobilisti non ha originato finora incidenti gravi.