Savino Sansone dovrà pagare la sanzione di più di 300 euro, che è stata elevata nei suoi confronti, a seguito di un accesso non autorizzato alla zona a traffico limitato nel centro storico di Seregno, risalente al 2018. Questo perché la richiesta che l’interessato, che ha 48 anni e si trova su una carrozzina dal 1984, aveva avanzato attraverso la nostra testata, finalizzata ad ottenere la possibilità di svolgere lavori socialmente utili in favore del Comune di Seregno, che sostituissero il versamento effettivo dell’importo, non è stata considerata accoglibile dagli uffici.
Ztl: la posizione della polizia locale
«Per essere meglio compresa -spiega Giovanni Dongiovanni, comandante del corpo della polizia locale-, la vicenda del signor Savino richiede alcune precisazioni, rispetto alla ricostruzione proposta dallo stesso. Come chiaramente scritto dalla sentenza del giudice di pace, la sanzione originaria risulta formalmente notificata, pur se nella modalità della compiuta giacenza, poiché la raccomandata non è stata ritirata allo sportello dell’ufficio postale. Contro la notifica, non risultano ricorsi presentati nei termini. Il giudice di pace ha confermato il corretto operato della polizia locale». Sansone, che ha sempre sostenuto di non aver ricevuto la notifica iniziale e di essere venuto a conoscenza dell’accertamento nei suoi confronti solo dopo che gli era stato consegnato il primo sollecito di pagamento da Sorit, società di recupero crediti incaricata dal Comune di Seregno, si era rivolto al giudice di pace per domandare l’archiviazione della sanzione, senza però che la sua istanza fosse accolta. «Al momento -prosegue Dongiovanni-, non è possibile pagare il corrispettivo delle sanzioni amministrative fornendo prestazioni d’opera a favore del Comune di Seregno. Il signor Savino potrà chiedere a Sorit il beneficio della rateizzazione del debito».