Orgoglioso di essere artigiano. E fa della passione il motore del suo lavoro. Sì, perché fare bene e con cura è l’ingrediente base della sua attività, del suo agire e del suo produrre. Il laboratorio di Tiziano Dugnani, in arte Mr Drum, è un’altra delle eccellenze che può vantare la Brianza. Arti percussive, ovvero realizza e produce bacchette per batteria in legno Hickory americano, selezionato a mano, proveniente dai monti Appalachi, nell’est degli Usa. Dugnani, 55 anni sposato, due figli: Daniele 18 anni e Misia, 11.
Come è iniziato questo lavoro?
“I primi esperimenti li ho fatti nel 1999, e poi per una mia necessità- ha risposto- perché non trovavo in commercio delle bacchette che andavano bene per le mie mani e così mi sono messo a prepararle artigianalmente e da lì ha preso il largo la mia attività. Sono stato batterista di professione dal 1986 al 2013. Ho iniziato a 23 anni interpellato una domenica pomeriggio da un impresario che la sera aveva necessità di un batterista in un night club di Locarno. Sono subito piaciuto e assunto. Da lì è partita la mia carriera. Prima di allora avevo fatto il meccanico di auto con mio fratello e il magazziniere, ma in cuor mio desideravo arrivare a fare il professionista. Già a 5 anni suonavo il flauto dolce, poi ho seguito i corsi pomeridiani di chitarra classica e basso alle media Mercalli, con Enrico Lucchini e con lui mi sono perfezionato per 8 anni. Mio cugino Giovanni Guzzabocca mi ha regalato la sua batteria e ne sono rimasto affascinato e non l’ho più lasciata”. –
Le tappe da professionista?
“ Dapprima ho suonato in moti night club con vari formazioni, quindi ho partecipato a 10 edizioni di Montecarlo film festival, festival di Castrocaro in diretta su Raiuno; Venice music award, diretta su Raidue; Striscia la notizia (8 volte), tournée con Drupi, Giorgio Faletti, Jerry Calà, Umberto Smaila, Cristian De Sica, Luisa Corna, Francesco Salvi. Ho accompagnato in diverse serata Lucio Dalla, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri, Umberto Tozzi e tantissimi altri”
E poi perché ha deposto le bacchette?
“ Stava diventando una vita pesantissima, tornavo alle 7 del mattino e non riuscivo a lavorare le bacchette al meglio. Così ho lasciato e mi sono tuffato a produrre. Ho creato una gamma di 130 modelli e sono in grado di soddisfare qualsiasi richiesta di modifica, variando modello, peso, diametro e colore delle bacchette, realizzando così il sogno di ogni batterista, la bacchetta su misura. Le personalizzo anche col logo del batterista. La mia produzione spazia anche alle mallets: soft e medium, marching one, castle e battle. Io importo i bastoni semilavorati dagli Usa e prima di passarli alla lavorazione osservano un periodo di 48 mesi di essicazione naturale che dona al legno il giusto grado di umidità e la stabilità necessaria alla corretta lavorazione”
Quali batteristi si rivolgono a lei?
“Ho duemila clienti nel mondo e tutti vogliono bacchette personalizzate. Sono i migliori batteristi in circolazione, come: Tullio De Piscopo, Maxx Furian, Giovanni Giorgi, Derek Wilson, Cristian Meyer, Roberto Gatto, e tantissimi altri. La bacchetta è un materiale di consumo. Un paio di bacchette hanno un tempo limitato. Un buon batterista ne consuma almeno 30 paia in un anno”.