Oggi portare via una bici è molto facile, essere beccati è estremamente difficile. Deve essere stata questa la supposizione di un uomo che ha tentato di rubare un tandem posteggiato nel cortiletto antistante la palestra utilizzata dai pugili, intitolata all’olimpionico Ernesto Fomenti, e posta sotto la tribuna centrale dello stadio “Ferruccio”. Stavolta il tentativo è naufragato. Come racconta Luca Leva, ex pugile oggi presidente della Us.Lombarda-Fight Club Seregno. «Il fatto è accaduto lo scorso venerdì attorno alle 21 – spiega –. Praticamente avevamo completato gli allenamenti e stavo risistemando il ring posto all’interno della palestra quando ho sentito dei rumori provenire dal cortiletto. Ho pensato subito che ci potesse essere un ladro in azione, forse qualcuno interessato a impossessarsi del tandem utilizzato per accompagnare gli atleti quando effettuano corse podistiche lungo le strade, in zona Stadio. Mi sono precipitato all’esterno e ho notato una persona che stava guadagnando l’uscita a bordo del velocipede attraverso il cancello evitando di far altri rumori».
Quindi quale è stata la tua reazione? «È successo tutto in pochi attimi: ho gridato a squarcia gola rincorrendo quell’uomo che ha tentato di frenare la mia rincorsa lanciando una bottiglia e la bici che teneva per mano. Ciononostante sono riuscito ad agguantarlo. Questa persona, di sicuro extracomunitaria dall’età di circa 30/40 anni, è riuscita a divincolarsi e a fuggire nella direzione opposta».
Ma qui è intervenuta Federica Monacelli. La ragazza, già bi-campionessa italiana pesi medi che si sta allenando per il ritorno sul quadrato, lo ha afferrato a un braccio per bloccare la sua corsa. «Ma evidentemente il ladro era allenato per superare questi imprevisti». I due giovani infatti hanno cercato di immobilizzare lo sconosciuto che, con un balzo felino, è riuscito a darsi alla fuga attraverso i campi.
«Non nascondo la mia emozione – spiega Federica – Quella persona evidentemente era pronta a tutto pur di non farsi acciuffare. Ma qualche colpo pesante lo ha rimediato e sicuramente eviterà di rubare bici che poi, come è noto, vengono immesse sul mercato nero e valgono pochi spiccioli, incassati senza correre rischi». Luca e Federica, passato lo spavento, hanno poi raccontato la disavventura ai carabinieri.