«Sono stato messo immediatamente al corrente dell’accaduto ed altrettanto immediatamente sono intervenuto, ricevendo il marito della signora. Del resto, nel nostro progetto di revisione del settore della Polizia locale, anche l’aspetto della comunicazione ha un’importanza fondamentale».
William Viganò, assessore alla Sicurezza, ha commentato così il post apparso nei giorni scorsi sulla pagina di Facebook “Seregno oggi”, in cui una residente ha lamentato «un’altra notte di vero delirio nel parco di viale Dei giardini, dove è Halloween tutto l’anno. Nonostante l’evidente impegno della nuova giunta, la Polizia locale, sollecitata ad intervenire a causa delle solite urla alcoliche, risse e pestaggi, con annesso lancio di bottiglie da parte dei soliti individui, ha esplicitamente rifiutato, con un’interruzione volontaria della telefonata, la richiesta. L’ottima proposta di istituire le zone di controllo del vicinato si scontra con l’incompetente indolenza della Municipale. È possibile che qualche spacciatore perennemente ubriaco riesca a mettere in ginocchio il centro di una città?».
Viganò dal canto suo ha assicurato attenzione: «La collaborazione con i residenti è preziosa, tanto più per un’area come quella di viale dei giardini, che è oggetto costante di accertamenti da parte nostra. Ho il mio ufficio in via Umberto I, dove spesso sono presente anche la sera, e non posso pertanto non elogiare gli agenti per il lavoro che svolgono, al di là di qualche inconveniente contingente. Su viale Dei giardini sono in corso verifiche frequenti, proprio su mia disposizione, ed è in essere una collaborazione stretta con l’Arma dei Carabinieri, nell’ottica di un miglioramento a vantaggio della cittadinanza».
Il ragionamento è quindi proseguito: «Stiamo procedendo ad una valutazione uno ad uno dei componenti del corpo della Polizia locale, per capire quale sia per ciascuno l’ambito migliore di impiego. Questo nell’ottica di un percorso innovativo di revisione interna, di cui anche la comunicazione costituisce un cardine basilare. La centrale operativa è senza dubbio un’interfaccia irrinunciabile per la popolazione nel rapporto con l’istituzione comunale».