Alla cooperativa sociale “L’Aliante” di Seregno, sono ripresi a pieno ritmo tutti i corsi per i ragazzi con disabilità, dopo il lungo periodo di pandemia. I locali di via Comina sono frequentati giornalmente da 52 ragazzi. La cooperativa è stata aperta nel febbraio 1995 dalla presidente Piera Perego che già nel giugno 1984 aveva fondato la cooperativa sociale “Spazio aperto”, col proposito di svolgere in modo organizzato e senza fini di lucro un’attività finalizzata al recupero e alla qualificazione umana e culturale e professionale di persone colpite da handicap, favorendo il loro inserimento sociale e lavorativo.
Simile la finalità dell’Aliante che si rivolge in modo particolare alle persone portatrici di handicap, favorendo il loro inserimento sociale tramite la gestione di un servizio diurno denominato “integrazione e benessere” e un “servizio tempo libero e vacanze”.
“Dopo la lunga sosta dovuta al covid – ha spiegato la presidente Piera Perego – siamo ripartiti con una nuova programmazione e una diversa progettazione di tutte le attività per offrire un nuovo spirito e nuovi stimoli ai nostri ragazzi. Come il laboratorio di informatica in cui i ragazzi imparano ad usare il pc e con l’aiuto di cd didattici i ragazzi leggono i quotidiani, oppure quello della videoproiezione di film in base agli interessi comuni. Vengono eseguiti piccoli lavori manuali tra cui intrecciare il midollino realizzando graziosi cesti. Una delle attività molto partecipate e che interessa tutti è il laboratorio di pittura in cui si impara a disegnare, colorare, decorare, in cui vengono realizzati piatti, maschere, addobbi natalizi in cartapesta”.
Nel lungo elenco delle attività figura anche il teatro in cui gli ospiti imparano a muoversi su un palco e l’espressività corporea, oltre a quella dell’orto, della ceramica e della cucina. E ancora quella del mosaico e della musicoterapia che utilizza suoni, ritmo e movimento per far conoscere tutto ciò che li circonda.
È presente anche lo sport con corsi di nuoto e la palestra con il tapis roulant, la cyclette, i pesi e lo step, ma anche le mosse di autodifesa con le arti marziali e corsi in barca vela.
La presidente Perego ha proseguito spiegando che è stato ripristinato il “gruppo giovani in-formazione” per poter dare maggior autonomia a questi giovani con disabilità che non hanno grosse capacità lavorative e progressivamente portarli egualmente ad un livello di autosufficienza.
“Il lungo periodo di covid ci ha messo in difficoltà – ha sottolineato la presidente – tanto che è avvenuto un cambio di educatori. Le nuove figure professionali si sono integrate bene con nostra soddisfazione ma soprattutto quella dei nostri ragazzi che hanno molto sofferto l’impossibilità della frequenza giornaliera anche se in parte abbiamo sopperito seguendoli a distanza”.
Un altro importante progetto che sta a cuore alla presidente Piera Perego è “l’avvicinamento alla residenzialità” che si svolge in un edificio di Giussano, dove 27 ragazzi con disabilità a turno, 5 per settimana, affiancati da due educatori dal venerdì alla domenica, svolgono una vita autonoma lontano dai familiari. Tutto questo per arrivare alla residenzialità nella prospettiva del “dopo di noi”, un progetto di indipendenza personale.
“La disabilità non è una malattia – ha inteso precisare la presidente – ma è una persona che nasce con qualche difetto”.
In questo periodo prossimo alle feste pasquali la cooperativa, come si ripete da anni, ha acquistato una certa quantità di colombe pasquali da un rinomato laboratorio di pasticceria, che poi vengono confezionate dai ragazzi nelle ore del laboratorio artigianale. Dolce a disposizione di tutti il cui ricavato serve per finanziare le molteplici attività.