Il fatto non sussiste. È la formula con cui la corte d’appello di Milano ha assolto giovedì 9 novembre dall’accusa di corruzione il medico Norberto Confalonieri, seregnese, già primario di ortopedia del Cto-Pini di Milano. In primo grado il professionista, molto noto nell’ambiente, era stato invece condannato ad una pena detentiva di sei anni e mezzo, per presunte tangenti da parte di una società farmaceutica, che sarebbero state finalizzate a favorire l’acquisto di protesi di produzione di quest’ultima. Oltre a Confalonieri, che è stato difeso in giudizio dal legale Federico Cecconi, con studio in Milano, sono stati assolti dalla corte anche Natalia Barberis, agente di commercio della multinazionale, ed una dipendente.
Giudiziaria: la soddisfazione dell’avvocato Cecconi
«A costo di sembrare banale -ha commentato al termine l’avvocato Federico Cecconi-, non posso non esprimere piena soddisfazione, per un risultato che accoglie in pieno quelle che erano le nostre tesi difensive. È stata dimostrata la totale regolarità e la linearità delle condotte del professor Confalonieri, che mai si è comportato in un modo illecito, né ha commesso reati corruttivi. L’assoluzione perché il fatto non sussiste non lascia spazio ad alcuna forma di dubbio».