«Seregno è l’unica città italiana che si ricorda ogni anno della premiata ditta Garinei&Giovannini, e che dimostra per loro sempre un grande affetto, senza alcun fine, mentre Roma a cui hanno dato e fatto tanto, s’è completamente dimenticata ». Anche sul palcoscenico del teatro San Rocco, sabato pomeriggio, come già aveva fatto sette giorni prima al museo Vignoli, durante l’inaugurazione della mostra “Sistineide”, Stefanella Giovannini, figlia di Sandro, del quale si ricordava il 40esimo della scomparsa, ha pronunciato e ripetuto questa affermazione a gran voce, tra lo scrosciare degli applausi.
Il gran gala per tutti gli appassionati di teatro, celebrava la sesta edizione del riconoscimento biennale “Garinei&Giovannini”. Un premio che stavolta legava passato e presente. E tutto ciò ha chiamato a raccolta tanti big del palcoscenico, soprattutto perché ad essere premiati sono stati il famoso coreografo e regista Gino Landi, membro della perfetta macchina teatrale della premiata ditta “G&G” composta anche dalle musiche di Armando Trovajoli e da Giulio Coltellacci, che firmava scene e costumi, e Serena Rossi, attrice e cantante, nonché straordinaria interprete in “Rugantino” di Rosetta , personaggio tra i più belli e ricco di sfumature tra quelli creati da Garinei e Giovannini nelle loro commedie musicali.
In ambito dilettantistico il premio è andato alla compagnia teatrale “Il Portico” di Firenze, nelle mani del direttore Simone Fanetti. Una menzione speciale è stata consegnata a Gabriele Moretti, scenografo delle ultime commedie musicali di “Garinei&Giovannini”. L’evento è stato promosso dalla compagnia teatrale San Giovanni Bosco di Seregno in collaborazione col teatro San Rocco, che è gemellato al teatro Sistina di Roma dal maggio 2010.
Il premio ha concluso un’intensa settimana di teatro iniziata sabato 6 maggio, all’Auditorium di piazza Risorgimento con il simposio “Chi erano Garinei e Giovannini”. Un simposio che ha avuto un “parterre dei roi” di prestigio con tanti personaggi e celebrità del settore a cominciare dal regista Saverio Marconi della compagnia della Rancia; Alberto Bentoglio dell’università degli studi di Milano; Fabrizio Celestini, produttore teatrale; Maurizio Porro, critico del Corriere della Sera.
L’intervento di quest’ultimo ha ripercorso le tappe che ha portato al successo la coppia esclusiva di cui godeva il teatro italiano e della quale in questo momento si sente la mancanza per il vuoto che hanno lasciato e che è ancora alla ricerca di eredi. La premiata ditta “G&G”, ha sempre prodotto e offerto lavori confezionati con impeccabile stile di buon gusto, senza mai cadere nel banale, rigorosa nel proporre un linguaggio pulito, fine, adattando i soggetti e i contenuti al progredire della società italiana, lasciando sempre il sorriso sulle labbra. Una coppia che ha saputo scrivere anche le più belle parole di canzoni, musicate poi da Gorni Kramer ed Armando Trovajoli, che ancora oggi sono una pietra miliare.
Basti ricordare “Domenica è sempre domenica”, che era diventata la sigla del noto programma televisivo il “Musichiere” condotto da Mario Riva, o “Roma non fa la stupida stasera” per finire con “Aggiungi un posto a tavola” e “Notte da non dormire”. Alla mostra “Sistineide” al museo Vignoli di via De Nova, ancora aperta al pubblico, è esposto lo studio del teatro Sistina dove lavoravano Garinei e Giovannini, i copioni originali delle commedie musicali di successo, i costumi, le attrezzature e tanto altro.