Un’altra seregnese ha allungato il suo percorso di vita oltre il secolo. È Alba Tagliabue che ha festeggiato il suo 102esimo compleanno. La cerimonia si svolta in forma molto privata, nel pomeriggio di lunedì 27 febbraio, alla sola presenza della nipote Patrizia e di alcuni familiari, delle educatrici Patrizia Guido e Anna Pizzo, gli ospiti del suo reparto del centro Ronzoni-Villa della fondazione don Gnocchi di via Piave, in cui è ospite da alcuni anni. Una piccola festa resa possibile dal rallentamento delle ristrettezze della pandemia.
Seregno: i 102 anni di Alba Tagliabue, la vita tra lavoro e commercio
Alba Tagliabue è nata a Cassina Savina di Cesano Maderno il 27 febbraio 1921, prima di tre fratelli, Luigi del 1923 e Teresina (1927), nati da mamma Vittoria e papà Gaetano. Dopo aver lavorato subito dopo la seconda guerra mondiale a Milano per apprendere il mestiere di articoli di intimo, nei primi anni Cinquanta apriva un suo laboratorio di biancheria ed intimo in via Sciesa, la Teal, dando lavoro a una ventina di dipendenti. Un’attività che cessava dopo aver raggiunto l’età della pensione. Negli anni Settanta apriva anche un negozio di abbigliamento in galleria Kennedy che chiudeva negli anni Ottanta.
La nipote Patrizia ha descritto la zia così: “Una donna intraprendente, moderna dal carattere fermo ma buona e generosa di indole, che ha sempre amato viaggiare. Tra le prime seregnesi a possedere la patente di guida, tanto da prendere parte ad alcuni rally. Appassionata di sport e in particolare di equitazione. Fin quando è rimasta autosufficiente e le forze l’hanno retta si è molto spesa girando i vari campi di battaglia della seconda guerra mondiale in Grecia alla ricerca di notizia del fratello Luigi. Un cruccio che si è sempre portata in cuore, in quanto a lui molto legata”.
Seregno: i 102 anni di Alba Tagliabue, la ricerca sulla sorte del fratello Luigi
Più volte è stata in Grecia nei campi e cimiteri di Nereide e Livodia e nei campi di prigionia del medio oriente. Ha fatto ricerche continue al ministero della difesa per approfondire notizie relative al fratello Luigi che apparteneva al secondo battaglione del 44° reggimento Forlì di fanteria, comando compagnia A.