Seregno: flash mob al liceo Parini per chiedere i lavori alle aule e ai bagni chiusi

Un flash mob degli studenti (e non solo) al liceo Parini di Seregno per chiedere che vengano eseguiti i lavori per restituire alla scuola cinque aule e tre bagni chiusi.
Mani alzate in segno di abbraccio al Parini di Seregno al temine del flash mob
Mani alzate in segno di abbraccio al Parini di Seregno al temine del flash mob Paolo Volonterio

Al flash mob “abbracciamo il Parini” di Seregno, di venerdì 11 febbraio, hanno preso parte oltre 200 studenti in rappresentanza degli oltre 900 ragazzi e ragazze presenti nella sede di via Gramsci, ai quali per solidarietà si sono associati i colleghi della succursale di viale Tiziano e quelli di Lissone. Il liceo conta 1.400 studenti suddivisi in 58 classi.

L’iniziativa è stata promossa per segnalare il disagio e il disappunto relativo al ritardo dell’inizio lavori per mettere in sicurezza e ridare possibilità di utilizzo di cinque aule e di tre bagni. Il ripristino del soffitto di queste cinque aule doveva già iniziare a gennaio, invece per le lungaggini burocratiche delle pratiche niente si è mosso.

Lavori che competono alla provincia di Monza e Brianza, il cui funzionario, venerdì 11, proprio mentre era in corso il flash mob ha comunicato al dirigente Gianni Trezzi che il cantiere inizierà giovedì 17 febbraio. L’impresa incaricata per il ripristino dei soffitti ammalorati è la Sicurtecto di Cusano Milanino, alla quale ha dato l’appalto anche il comune di Seregno per eseguire le stesse opere nei locali del plesso medie Mercalli, in cui devono essere sistemate due aule e tre laboratori, per una spesa di 36 mila euro più iva, per la sola parte delle Mercalli. Il divieto ad usare la decina di locali nell’edificio di via Gramsci che ospita sia il liceo Parini che la media Mercalli, era giunto a seguito di un controllo effettuato da parte dell’ufficio tecnico del comune di Seregno, durante il periodo delle vacanze natalizie che ha osservato la caduta in più punti della controsoffittatura.

Sorpresa per gli studenti alla ripresa delle lezioni il 10 gennaio. «A suo tempo avevo ringraziato l’amministrazione comunale di Seregno – ha detto il dirigente Trezzi – che nei controlli alla staticità dei locali di sua pertinenza della Mercalli li ha estesi a tutto l’edificio e alle aule da noi occupate». La mancanza di cinque aule ha così costretto, al rientro dalle vacanze natalizie, altrettante classi del Parini a seguire le lezioni in Dad, a rotazione settimanale, tranne le quinte.

“Abbracciamo il Parini”, è nato per comunicare un messaggio forte e chiaro: “Noi vogliamo bene al Parini e ci dispiace che sia spesso trattato come l’ultima ruota del carro della scuola pubblica brianzola”. I 200 studenti che hanno preso parte al flash mob si sono presi per mano formando una lunga catena tanto coprire alla maniera di un girotondo tutto il perimetro dell’edificio.

A cerchio completato tutti gli studenti hanno alzato le braccia per simulare l’abbraccio alla scuola. Per il dirigente Trezzi è stata anche l’ennesima occasione per rimarcare la necessità di convocare un tavolo di confronto coi sindaci della zona per esaminare la situazione scuola del futuro, ma soprattutto per ribadire che il Parini ha bisogno di una sede propria e che lo spazio dell’ex clinica Santa Maria di Seregno sarebbe l’ideale.