«Presentiamo il nostro progetto di Smart City. Con l’intervento di RetiPiù, che inizierà probabilmente la prossima settimana, stiamo raccogliendo quello che già l’amministrazione precedente aveva cominciato a seminare e che noi abbiamo fatto nostro. Con quello di Open Fiber, invece, prende il via una semina, di cui siamo sicuri raccoglieremo i frutti in un periodo di tempo medio-lungo». Gigi Pelletti, vicesindaco e assessore alla Smart City ed all’innovazione digitale, ha inquadrato così il futuro di Seregno.
La novità è stata costituita in modo particolare dalla firma della convenzione con Open Fiber, che porterà alla realizzazione di un’infrastruttura in grado di abilitare una velocità di connessione ad internet fino ad 1 Gigabit al secondo, in prima battuta almeno nel 70 per cento del territorio.
«Siamo felici di questa opportunità – ha commentato il sindaco Alberto Rossi -, peraltro a costo zero per le casse comunali. Crediamo che non solo i privati, ma anche le imprese ne potranno trarre beneficio. Siamo in un periodo storico in cui queste tecnologie sono decisive: chi non ne è dotato, rimane indietro».
Nel merito è quindi entrato Antonio Chiesa, regional manager della Lombardia ovest di Open Fiber: «L’Italia sconta un’arretratezza nel settore delle telecomunicazioni che, anche a livello europeo, è stata invitata più volte a recuperare. La nostra società nasce proprio per dare una mano in questo ambito, per vendere fibra ottica non ai diretti consumatori, ma agli operatori, che giocoforza non hanno le risorse per gli investimenti necessari. Puntiamo su una rete che sia interamente in fibra ottica, senza nemmeno un metro di filo di rame posato».
Ecco poi l’approfondimento: «Realizzeremo una piccola centrale, da cui partiranno le fibre che raggiungeranno gli edifici. La struttura sarà parallela all’attuale e tutti gli operatori ne potranno usufruire: la competizione sarà soltanto sui prezzi, a tutto vantaggio dell’utenza. Questo per il territorio rappresenterà un valore aggiunto. Si pensi ad esempio che Sondrio era una realtà che stava morendo poco a poco, ma proprio la nuova tecnologia è stata determinante nel suo rilancio ed ora le aziende sono tornate ad investire sul posto».
I lavori apriranno prima di Natale e, stando alle previsioni, dovrebbero approdare al traguardo nel giro di 18 mesi. I disagi per la popolazione saranno limitati: sono contemplati piccoli scavi, che interesseranno nelle intenzioni le singole strade solo per una giornata. Il cronoprogramma sarà studiato con gli uffici comunali, per non intralciare i rifacimenti delle arterie già calendarizzati.