Seregno dice no alla corruzione: presidio per la legalità in piazza

A pochi giorni di distanza dal terremoto giudiziario che ha travolto la sua amministrazione comunale, Seregno si è ritrovata domenica 1 ottobre in piazza Vittorio Veneto, per un secondo presidio per la legalità, dopo quello che era stato ospitato dalla piazza Libertà il martedì precedente, il giorno dell’arresto per corruzione del sindaco Edoardo Mazza.
La manifestazione di Seregno
La manifestazione di Seregno Paolo Colzani

A pochi giorni di distanza dal terremoto giudiziario che ha travolto la sua amministrazione comunale, Seregno si è ritrovata domenica 1 ottobre in piazza Vittorio Veneto, per un secondo presidio per la legalità, dopo quello che era stato ospitato dalla piazza Libertà il martedì precedente, il giorno dell’arresto per corruzione del sindaco Edoardo Mazza.

L’iniziativa è stata promossa con un tam tam sui social network dalle forze che nei due anni della legislatura conclusa con le dimissioni dei consiglieri comunali hanno seduto all’opposizione ed ha registrato un riscontro numerico inferiore all’appuntamento precedente, forse anche a causa della giornata festiva.

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Di fatto, la mattinata ha ruotato attorno alla parola legalità, le cui lettere in formato gigante sono state esposte in bella evidenza, di fianco al monumento dedicato alla memoria dei caduti costruito dopo la prima guerra mondiale, e nella lettura di un testo, l’“Apologo sull’onestà nel paese di corrotti”, che ha visto protagonista Luca Lissoni, giovane iscritto al Partito democratico.

Tra i presenti, anche Laura Barzaghi, già sindaco di Nova Milanese ed oggi consigliera regionale dello stesso Partito democratico. Alla fine, in tanti hanno voluto lasciare propri pensieri scritti sulle ultime vicende, ispirati sempre al tema della legalità, che sono stati appesi su uno degli alberi in piazza e costituiscono nelle intenzioni semi da far germogliare per un futuro migliore.