Ha bloccato il treno alla stazione di Seregno e, attraverso la Polfer, sono intervenuti i carabinieri. Ha temuto che la situazione potesse degenerare la capotreno di 26 anni che sabato 21 maggio in serata, attorno alle 22, ha bloccato un treno Trenord Milano P.ta Garibaldi – Como – Chiasso, successivamente soppresso. Poco prima era entrata in un vagone a controllare i biglietti e vi ha trovato un gruppo di ragazzi che l’avevano messo a soqquadro impegnati in schiamazzi, urla, con i piedi sui sedili, musica a tutto volume e una fitta nebbia di sigaretta. Non solo, sul fondo qualcuno che con una bomboletta spray di colore rosa pare stesse lasciando la propria firma sul vetro.
Seregno, occupano vagone senza biglietto: chi sono
Il blocco del convoglio con il successivo intervento dei militari di Seregno è scattato dopo che la donna avrebbe invitato, inutilmente, i ragazzi a essere più rispettosi.
I carabinieri del Radiomobile e del locale comando stazione sono saliti sul vagone e fatto scendere tutti i presenti: tra di loro più della metà era già nota per invasione di terreni o edifici e per stupefacenti. Altri, ragazze comprese, per rissa, simulazione di reato, ricettazione, violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale. Il gruppo, composto da ragazzi di età compresa tra i 15 e i 21 anni (di cui sette provenienti da Milano e gli altri dalle province di Lodi, Brescia, Lecco, Como, Bergamo, Ravenna) era partito da Porta Garibaldi – loro luogo di ritrovo – ed avrebbe dovuto raggiungere Seveso dove avrebbe festeggiato il compleanno di un 39enne a sua volta già noto e presente sul treno.
Seregno, occupano vagone senza biglietto: denunciati
Sono stati trovati tutti senza titolo di viaggio e identificati e denunciati per interruzione di pubblico servizio. Per quanto riguarda il presunto writer, è stato perquisito e trovato con due bombolette spray: nei suoi confronti è scattata anche una denuncia per imbrattamento e deturpamento di cose altrui.
Dopo gli accertamenti dei carabinieri, la capotreno è risalita sul treno che, con gli scompartimenti vuoti per l’annullamento della corsa, ha fatto rientro in deposito.