Seregno, boom di richieste d’aiuto al consultorio: «Al lavoro anche gratis»

Boom di prestazioni nel 2015 per il Consultorio interdecanale La Famiglia di via Cavour 25, parte integrante della Fondazione per la famiglia Edith Stein, al pari dei consultori di Cinisello Balsamo e Desio. Raddoppia il numero degli utenti, fotografia di una famiglia in crisi.
Seregno, Natalia Rivolta con le segretarie del consultorio
Seregno, Natalia Rivolta con le segretarie del consultorio Paolo Colzani

Boom di prestazioni nel 2015 per il Consultorio interdecanale La Famiglia di via Cavour 25, parte integrante della Fondazione per la famiglia Edith Stein, al pari dei consultori di Cinisello Balsamo e Desio.

La struttura, che all’attuale inquadramento è arrivata dopo l’esperienza in cui erano state le cinquanta parrocchie fondatrici dei decanati di Seregno, Seveso e Carate Brianza a tirare le fila, ha infatti raddoppiato gli utenti, saliti dai 731 del 2014 a 1.447. Un balzo in avanti lo hanno fatto registrare anche le prestazioni, attestatesi a 3.307, contro le 2.868 dell’anno prima.

La psicologa e psicoterapeuta Natalia Rivolta, coordinatrice del servizio, traccia un bilancio dell’attività del centro. «Il nostro operato – ha commentato – fotografa la realtà di una famiglia in crisi, con specificità proprie del territorio della Brianza. Ad esempio, il consultorio di Cinisello deve spesso e volentieri fare ricorso al mediatore culturale, mentre a noi è capitato un solo caso con una famiglia cinese. L’incremento è andato al di là di ogni previsione, tanto che in ottobre abbiamo terminato il budget che la Regione Lombardia ci ha garantito per gli accreditamenti. Abbiamo quindi sollecitato un supplemento, che ci è stato concesso in dicembre. Nel frattempo, agli utenti è stato chiesto di pagare il ticket e pressoché tutti lo hanno fatto. Alcune situazioni delicate dal punto di vista economico hanno spinto però il personale a muoversi gratis, per non interrompere il servizio».

Il consultorio propone consulenze psicologiche e servizi a trecentosessanta gradi nel settore della famiglia, con novità che stanno producendo risultati soddisfacenti: «Pur volendo mantenere un’impronta psico-sociale, nell’ottobre di due anni fa abbiamo cominciato a prestare attenzione al post parto, con ostetriche che visitano a domicilio le neo mamme: le interessate nel 2015 sono state dieci. Buoni sono stati i riscontri anche del corso per il massaggio infantile riservato ai papà, pur se abbiamo verificato come le mamme fatichino a lasciare soli i bambini con i loro partner. Per questo, le abbiamo coinvolte in sedute parallele con psicologhe».

L’analisi è proseguita: «Positivi sono stati gli interventi per i metodi naturali, che hanno riguardato venticinque coppie e favorito otto gravidanze. Inoltre, egregio è stato l’esito del corso che ha coinvolto genitori di ragazzi adolescenti, per la prevenzione dell’utilizzo delle sostanze stupefacenti. Ora gli stessi genitori ci hanno sollecitato un corso analogo, rivolto però ai figli».

Da evidenziare è anche il rapporto con le scuole, che ha coinvolto 1.800 studenti brianzoli, e quello con l’associazione interdecanale La Famiglia per i corsi fidanzati, con la partecipazione di 95 coppie. «Ora stiamo notando difficoltà – conclude la coordinatrice – a causa dei parcheggi a pagamento nel centro storico, con gli utenti che, ricercando posti gratuiti, faticano a rispettare gli orari degli appuntamenti. Ho chiesto all’amministrazione se fosse possibile una convenzione, ricevendo una risposta negativa standard. E dire che assicuriamo un servizio pubblico importante…».