Aveva in casa quasi due chili di marijuana, cocaina, 900 euro in contanti e materiale per il confezionamento delle dosi. Ma sull’arresto di un uomo di 44 anni a Seregno si allunga anche l’ombra della ’ndrangheta, per il coinvolgimento di un cognato arrestato in una maxi operazione del 2017.
In questo caso però l’attività di spaccio sarebbe stata una garanzia per il futuro dei due figli adolescenti: “Lo faccio per dare un futuro ai miei figli”, si sarebbe giustificato il quarantenne, manovale regolarmente assunto e incensurato, all’arrivo in caserma.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Seregno sono entrati in azione nel tardo pomeriggio di martedì nella zona del quartiere Crocione. Alla vista dei militari non ha nascosto la sua sorpresa.
La perquisizione domiciliare ha permesso di sequestrare quasi 2 kg di marijuana, 42 grammi di cocaina in sasso unico, materiale vario per lo stoccaggio e il confezionamento tra cui bilancini elettronici di precisione, una macchina e numerosi sacchetti per il sottovuoto. All’interno della busta paga, oltre al regolare salario, sono stati trovati anche 900 euro in contanti raccolti da un elastico, ritenuti provento dell’attività illecita.
Sequestro cautelare anche di una doppietta calibro 12, di sedici munizioni e della licenza di tiro a volo, il tutto regolarmente detenuto.