Scuola: il liceo del Made in Italy spaventa l’indirizzo Economico sociale

I dubbi di dirigenti e docenti del liceo Economico sociale della Brianza alla notizia che il nuovo “Liceo del Made in Italy” confluirà nello stesso indirizzo.
Monza Liceo Porta
Monza Liceo Porta Fabrizio Radaelli

Un fulmine a ciel sereno. Questo il commento unanime di dirigenti e docenti del liceo Economico sociale alla notizia che il nuovo “Liceo del Made in Italy” confluirà nello stesso indirizzo. Al momento tutto è in stand by, si tratta ancora di un disegno di legge ma, nel mondo della scuola la preoccupazione è già molto alta.

Il liceo del Made in Italy spaventa l’indirizzo Economico sociale, quattro le scuole a Monza e Brianza

A Monza sono due gli istituti coinvolti: il Porta e Maddalena di Canossa. A loro si aggiunge il King di Muggiò e il Parini di Seregno. Non solo c’è anche la Rete dei licei economico sociale (Les), organo tecnico dello stesso Ministero dell’istruzione che ha presentato un documento ed è in attesa di risposte per una collaborazione fattiva così da non perdere nulla di quanto è stato fatto. Dirigenti ma anche docenti molto preoccupati.

Scuola: una mozione votata al Liceo Porta di Monza

Al liceo Porta è stata presentata e votata una mozione in merito in cui si chiede che “l’indirizzo Les possa mantenere la proprio autonomia curricolare e che possa continuare ad esistere”.

«Sono 13 anni che esiste quest’indirizzo di studi, ha una propria identità, legata all’interdisciplinarietà – spiega Alessandra Pacchioni, docente del Porta – lavorando anche all’interno della Rete. Una modalità che in questi anni è sempre stata apprezzato dalle famiglie, confermata anche dalle numerose richieste per il prossimo anno. Adesso cosa succederà?».

Scuola: il dubbio per i prossimi Open day

Le domande che tutti si pongono, conoscendo bene i tempi della scuola sono: cosa presenteremo ai prossimi open day? Un percorso di cui ancora non si sa niente? Come sarà il liceo del Made in Italy? Resterà ancora il Les?

«Abbiamo la speranza che l’approvazione di questo disegno di legge slitti di un anno – commenta Stefano Pelizzoni, dirigente dell’istituto Maddalena di Canossa – visti i tempi stretti e che, ufficialmente, non abbiamo ricevuto comunicazioni dal Ministero dell’istruzione perché il nuovo liceo è in capo al Ministero del Made in Italy. Il liceo economico sociale è uno dei più richiesti, per il prossimo anno abbiamo 30 iscrizioni (in totale sono circa 140 gli iscritti). Gli obiettivi del nuovo liceo sono diversi da quelli del Les, molto più affini a quelli di un tecnico, non solo ci saranno criticità anche per il corpo docenti, serviranno professori competenti in diritto/economia e made in Italy e altri di matematica e fisica, le due classi di concorso sempre più carenti. Ci troviamo in una fase di stallo, abbiamo avanzato delle proposte, come rete, per salvaguardare il Les che abbiamo strutturato con un profilo “internazionale” mentre il made in Italy è molto più “locale” si potrebbe pensare a percorsi paralleli».

Della stessa idea anche la collega dirigente del King di Muggiò Elena Motta che, proprio quest’anno è partita con le prime due classi di questo liceo.

Scuola: l’onorevole Centemero portavoce delle istanze dei dirigenti brianzoli

A fare da portavoce alle istanze dei dirigenti brianzoli l’onorevole Elena Centemero, già dirigente del Vanoni di Vimercate.

«Al momento tutto è fermo, si tratta di un disegno di legge che è in discussione – precisa l’onorevole – Al centro del dibattito proprio la proposta di sostituire il liceo economico sociale o se rendere il liceo del Made in Italy un’opzione aggiuntiva. Il valore del made in Italy è presente nei tecnici e nei professionali, con un taglio differente ma, in modo trasversale, questa declinazione è già presente. Personalmente sono favorevole ad un “affiancamento” del nuovo indirizzo di studi che possa arricchire un percorso già ben avviato e che riscuote successo tra famiglie e studenti».