Quasi 2 milioni di pasti serviti fra il 2017 e il 2021 a una media giornaliera di 2.600 alunni e 200 insegnanti, con un forte incremento nell’utilizzo di prodotti biologici, locali e a chilometro zero.
Sono questi alcuni dei numeri relativi al servizio di mensa scolastica, assicurati dal Settore Pubblica istruzione del Comune di Lissone ai circa 3.100 alunni che ne usufruiscono in media ogni anno dall’asilo nido sino alla scuola secondaria di primo grado.
Le derrate alimentari da produzione biologica impiegate sono numerose e hanno tutte tracciamento certificato all’origine: si tratta nel dettaglio di pane, farine, pasta di semola di grano duro, riso, pasta speciale con ripieno, gnocchi, orzo e altri cereali minori, legumi, merendine, biscotti e fette biscottate, carni bovine, prosciutto cotto, latte UHT, yogurt, mozzarella, crescenza, ricotta, uova, frutta e verdura fresche, verdura gelo, polpa e passate di pomodoro, olio extra-vergine d’oliva, aceto, pesto, miele, confetture di frutta, succhi di frutta, purea di frutta. Il pesce è a marchio Msc (Marine Stewardship Council – certificazione di pesca sostenibile).
I prodotti locali provenienti da aziende del territorio di Monza Brianza sono pane, pizza, focaccia, mentre prodotti e ingredienti a Km 0 sono pasta di semola, riso, pasta ripiena, gnocchi, prodotti da forno, carni suine, bresaola, latte e formaggi, olio, pesto, sale, acqua, gelati.
I giudizi all’assaggio delle pietanze? La commissione mensa (nel periodo fra il 2017 e il 2021) ne ha espressi di particolarmente positivi per i primi piatti (81% gradevole, 17% accettabile, 2% non accettabile) e per i secondi piatti (82% gradevole, 16% accettabile, 2% non accettabile) e solo leggermente inferiore per i contorni (70% gradevole, 26% accettabile, 4% non accettabile).
Alle ispezioni effettuate dalla Commissione mensa, negli ultimi cinque anni si sono affiancate 265 ispezioni (con relative 459 analisi) a cura della ditta competente per la certificazione del controllo qualità.
“Il settore Istruzione segue giorno per giorno tale attività con continui confronti con la ditta erogatrice, le scuole, i genitori e, anche e soprattutto, i diretti fruitori della mensa scolastica, i bambini e i ragazzi – spiega l’assessore all’istruzione di Lissone, Renzo Perego – la pandemia ci ha costretti a intervenire in modo immediato per garantire in tutte le scuole una mensa in piena sicurezza. Il conseguente aumento della spesa è stato affrontato con senso di responsabilità e la dovuta premura, consapevoli che comunque si dovesse intervenire in modo urgente, ma ottimale per la salute dei nostri figli”.