L’ultima traccia era alla stazione di Milano Cadorna ed è stato ritrovato, a quanto si è appreso, a Gaggiano. Giovannino Sepielli, 81 anni, era morto il giorno della sua scomparsa da Limbiate investito da un treno delle Ferrovie Nord. Lo ha comunicato la trasmissione Chi l’ha visto, che si era occupata del caso, informata dalla figlia mercoledì 10 gennaio.
Epilogo tragico per la storia resa nota proprio dalla famiglia attraverso la trasmissione di Rai3. L’uomo era uscito di casa la mattina del 4 ottobre e, secondo quanto era stato ricostruito, si era incamminato lungo la pista ciclopedonale sopra il Garbogera. Dopo aver prelevato pochi euro, l’ultima immagine era delle telecamere di videosorveglianza della metropolitana di Cadorna che l’avevano inquadrato alle 10.40 di quel giorno. L’uomo nei giorni precedenti aveva manifestato la volontà di tornare nel suo paese natale e per questo la famiglia aveva allertato i parenti in Puglia. Ma a Troìa Sepielli non era mai arrivato. Giovedì la comunicazione della morte.
La figlia Rosanna, a “Chi l’ha visto”, si è detta incredula e ha fatto sapere che suo padre «sarebbe stato identificato già a metà dicembre ma nessuno ha pensato di avvertire la famiglia». Il «Caso di Giovannino ennesimo fallimento della macchina pubblica per la ricerca delle persone scomparse», ha commentato sempre alla trasmissione il presidente dell’Associazione Penelope, vicina alle famiglie delle persone scomparse.
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(* notizia aggiornata)