Sciopero Trenord, Europa Verde Lissone: “Serve una gara pubblica per il servizio”

Il partito ambientalista chiede una gara pubblica per il servizio ferroviario lombardo. La presa di posizione dei rappresentanti di Lissone.
Nuovo sciopero per Trenord
Nuovo sciopero per Trenord

Sciopero di Trenord: Europa Verde Lissone auspica e chiede con forza “la gara pubblica quando l’anno prossimo ci sarà la scadenza della concessione per il contratto di servizio del trasporto ferroviario regionale lombardo, evitando l’affidamento diretto ancora a Trenord”.

Il candidato sindaco di Lissone Fabrizio Cortesi ricorda che lo sciopero di domenica 10 luglio è “il nono nell’ultimo anno per una vertenza locale, il quattordicesimo se si contano pure i cinque proclamati dai sindacati autonomi e confederali a livello nazionale per il mancato accordo sui turni di lavoro con le rappresentanze sindacali unitarie di Cgil Cisl Uil e Orsa”.

Europa Verde, i treni, i disagi

E racconta la sua esperienza personale. “Mi tocca prendere l’auto, impattare, inquinare, intasare le strade per accompagnare mia moglie da Lissone in stazione centrale per prendere la coincidenza che la deve portare a Roma, invece che farla andare comodamente con un treno da Lissone alla stazione centrale- osserva –  con uno dei pochi treni diretti che Trenord ha peraltro lasciato verso Centrale (anche questo, fatto davvero curioso). La situazione e i disagi che Trenord continua ad arrecare ai cittadini, per riflesso all’ambiente e alla mancata mobilità sostenibile, non hanno davvero scusanti e hanno sorpassato ogni limite: scioperi continui, disservizi e aumento dei biglietti affondano qualunque strategia di “mobilità sostenibile”, sempre che ce ne sia una a livello politico, invece che favorirla e si riflettono negativamente anche sul traffico veicolare e sulle scelte di mobilità privata locali”.  

Europa Verde, i treni, il binario morto

E se in Europa i governi e le regioni stanno cercando di recuperare l’utenza persa nei trasporti pubblici a causa della pandemia. Cortesi di Europa Verde Lissone rileva che “Trenord è sempre più su un binario morto e in controtendenza rispetto alle più efficienti aziende del vecchio continente; sorprende ancora una volta e annuncia di aver chiesto un aumento delle tariffe del 4% da settembre prossimo: è questo il modo di avallare la mobilità sostenibile e togliere le auto private dalle strade?”.