“Sia la legislazione nazionale che quella regionale tendono a marginalizzare il ruolo degli enti locali e a trattare i pazienti come clienti, erogando le prestazioni in base alla possibilità di pagare per aggirare le lunghe liste di attesa”: insomma, da pazienti a clienti, recita il titolo dell’incontro organizzato dal Movimento 5 Stelle di Monza, all’interno dei quello che considerano “Un sistema sanitario che pagheremo caro”.
L’appuntamento è venerdì 18 febbraio alle 21 al centro civico di San Rocco, in via D’Annunzio 35 a Monza, serata che sarà trasmessa anche dalla pagina Facebook del Movimento monzese.
“Non è un mistero che la Lombardia sia stata da sempre l’alfiere della privatizzazione del sistema e che la legge appena approvata, con la piena equiparazione tra pubblico e privato, vada oltre quanto stabilito dalla Costituzione – scrivono gli attivisti – . Nessuno può negare che, se il pubblico ha come obiettivo la cura dei cittadini garantendo prestazioni gratuite agli indigenti, il privato ha scopo di lucro e per questo risulta incompatibile con un sistema universalistico e tendenzialmente gratuito. È evidente che il Governo non vuole scontrarsi con la Lombardia e che Draghi sta preparando la strada ad una privatizzazione selvaggia della sanità come già avvenuto in altri campi”.
Per M5S anche le “Case della comunità” perno della riforma sanitaria lombardia rischiano di essere solo un nome dietro il quale “conta solo la disponibilità a pagare in un sistema che è meglio definire come industria della salute.Solo con un’attiva partecipazione dei cittadini alle scelte politiche in materia di salute si può evitare di essere trattati come clienti all’interno di un business”. Il Movimento 5 Stelle chiede “una sanità pubblica e senza profitto. Altrimenti, togliendoci un diritto per volta, finiranno anche per toglierci il diritto di voto”.