Roncello: la K-Flex conferma i tagli, 53 dipendenti rischiano il posto

L’azienda ha prima preso l’impegno di ridurre i tagli, poi ha fatto retromarcia e ha deciso di confermare gli esuberi annunciati. Storia di un gruppo che regge la crisi ma che vuole ridimensionarsi in Italia
Roncello: la K-Flex conferma i tagli, 53 dipendenti rischiano il posto

La K-flex vuole tagliare, e le persone che rischiano di rimanere a casa in mobilità sono più di 50. Le trattative iniziate con i rappresentanti sindacali non sono andate per il verso giusto e i 45 giorni per trovare un accordo con l’azienda sono già trascorsi. Per i lavoratori roncellesi, ora, c’è soltanto la speranza che l’incontro di giovedì dia buoni frutti.

“L’azienda ha aperto la procedura di mobilità e noi abbiamo iniziato la trattativa” ha spiegato Davide Martorelli della Femca Cisl, che assieme a Maurizio Paltan della Filctem Cgil Brianza segue le vicende sindacali dei dipendenti della società. “Ciò che avevamo richiesto alla proprietà – ha spiegato Martorelli – era una diminuzione dei lavoratori coinvolti nella mobilità e una riduzione del danno a chi sarebbe andato incontro al licenziamento, tramite l’attribuzione di un incentivo. All’inizio, l’azienda era sembrata possibilista almeno sull’abbassamento degli esuberi da 53 a 48 (su un totale di 305 lavoratori). Ma poi ha fatto un passo indietro. E poi le cifre messe a disposizione per chi sarebbe stato licenziato erano irrisorie e insufficienti”. L’ultima spiaggia per ribadire le volontà dei sindacalisti e per cercare di riportare la trattativa nella direzione delle loro idee sarà tra qualche giorno. Il 27 novembre, infatti, la convocazione in Regione Lombardia potrebbe essere l’occasione istituzionale per dare qualche speranza in più ai lavoratori, che sono stati aggiornati sullo stato dell’arte in una recente riunione.

“La proprietà dice che il gruppo non sta andando malissimo – ha spiegato Martorelli – Ma il problema è in locale: il sito italiano della K-flex sta andando incontro a un ridimensionamento, alcuni reparti sono già stati tagliati in passato”. Si tratterebbe di una scelta strategica, che vorrebbe matenere a Roncello soltanto il settore della ricerca e dello sviluppo, rinunciando alla parte di produzione (che sarebbe rimandata alle altre sedi mondiali).

Già un anno fa, i lavoratori avevano fatto i conti con una cassa integrazione straordinaria, aperta per far fronte ad alcuni ridimensionamenti strutturali. Ma se il timore del ridimensionamento del personale, allora, era stato vaporizzato dall’affermazione della volontà di fare nuovi investimenti nella sede di Roncello, oggi è tornato a farsi sentire con prepotenza. La K-flex, produttrice di isolanti termici e acustici, è nata a Roncello nel 1989. Oggi, numerose sedi produttive e filiali commerciali sono sparse per il mondo; i lavoratori in giro per il mondo sono più di 1500.