L’amministrazione di Limbiate ha le idee molto chiare: la tramvia non deve essere chiusa, bisogna fare il possibile per evitare il ricorso ai bus sostitutivi. Dopo che la risposta dell’assessore alla mobilità del comune di Milano, Arianna Censi a Michele Reggiani, gestore della pagina Facebook “Salviamo il tram della comasina”, aveva gettato i pendolari nello sconforto, sembra essere rinata una debole speranza. Ad essere ottimista è anche il primo cittadino, Antonio Romeo, perché stata fissata una riunione il prossimo 25 luglio chiesta dai consiglieri regionali Paola Romeo e Andrea Monti (che per altro è vicepresidente della commissione infrastrutture al Pirellone) insieme ad Arianna Censi e ai sindaci dei comuni in cui passa l’antica linea “Freccia arancio”, quindi, oltre a Limbiate, Varedo, Paderno Dugnano, Cusano Milanino e Cormano.
Riunione “salva tram” di Limbiate: “Vedo il desiderio di non lasciare a piedi i pendolari”
«Sono fiducioso per la riunione del prossimo 25 luglio – dice il sindaco – soprattutto perché vedo da parte di tutti i soggetti coinvolti il desiderio di non lasciare a terra i pendolari brianzoli che grazie alla tramvia raggiungono la stazione metro di Comasina in 35 minuti. Tutti i comuni coinvolti sono della nostra stessa idea, oltre ai consiglieri regionali e all’assessore Censi, con cui ho un rapporto ottimo, perché sa come ragionano i sindaci e ha ribadito più volte l’importanza di questa infrastruttura».
Il sindaco di Limbiate Romeo sul tram: “Speriamo in una ulteriore proroga almeno fino ad aprile”
La lettera mandata a Reggiani, infatti, non era frutto di una valutazione politica, ma tecnica, dopo che l’Ansifisa (commissione sicurezza dei trasporti del ministero) aveva dato parere negativo al proseguimento dell’attività oltre l’autunno 2022. «Dalla prossima riunione – continua Romeo – speriamo in un’ulteriore proroga almeno fino ad aprile, e che nel frattempo si riescano a svolgere lavori adeguati nei punti della tratta che secondo la commissione sicurezza sono più critici. Non sarebbe la prima volta che la proroga viene concessa, e questo desta qualche perplessità perché se il pericolo è realmente così grave allora perché non sospendere subito il servizio, che invece dopo qualche tempo continua a funzionare?».
Limbiate, un futuro alla Freccia arancio: “Speriamo in un intervento del governo”
Continuare ovviamente, non significherebbe sottovalutare del tutto i rischi: attualmente il tram rallenta nei punti più difficili, poi chiaramente ci sono i lavori da fare. Vista la crisi delle materie prime, anche i prezzi per la messa in sicurezza sono schizzati alle stelle, tanto che l’assessore regionale ai trasporti Claudia Maria Terzi aveva dichiarato di non poter più farsi carico dei costi aggiornati «speriamo anche in un intervento del governo – continua Romeo – che dovrebbe rimpinguare il finanziamento per coprire l’aumento dei costi: al momento è l’unica strada per dare un futuro al Freccia arancio, e forse una riunione come quella del 25 è necessaria per continuare a fare rete tra tutti i soggetti coinvolti per ottenere qualcosa in più»