Martedì 28 giugno, ore 11.30. Questo l’appuntamento fissato per la riunione dell’assessore alla Mobilità di Milano, Arianna Censi con i sindaci di Paderno Dugnano e Limbiate e con il consigliere regionale Andrea Monti per fare chiarezza sul destino della tramvia Milano-Limbiate.
L’incontro è stato richiesto a seguito di una lettera in risposta al comitato di cittadini, l’associazione Utp, Utenti del trasporto pubblico nella quale si fissava all’autunno 2022 il momento della soppressione del tram. Milano motiva la sospensione con esigenze di sicurezza. Al diffondersi di questa notizia, le associazioni e i sindaci si sono immediatamente mobilitati per avere chiarimenti: la Milano-Limbiate appare totalmente funzionale e indispensabile per i flussi di pendolari, studenti e altre utenze verso e da Milano.
Tram Limbiate-Milano: parlano i sindaci Romeo e Casati
«Impensabile – sottolinea il sindaco di Limbiate, Antonio Romeo – pensare di sopprimere un servizio così importante per questa parte del territorio. E impensabile credere di potere sostituire il tram con i bus di linea in autunno», quando la recrudescenza del Covid richiederebbe l’impiego di decine di navette. «Bisogna precisare però che, una cosa è la sicurezza e una cosa è il progetto. Adesso sono al punto del progetto esecutivo bisogna fare il punto sulla tempistica. Se il bando di appalto verrà fatto entro fine anno è un conto. Se viene fatto in un anno, è un altro conto. Io credo che si possano sempre fare delle deroghe. Perchè non mi sembra sensato fare manutenzione per 3 mesi e poi iniziano i lavori».
Ancora più circospetta la posizione del primo cittadino di Paderno, Ezio Casati: «Sto richiedendo i dati da Milano e da MM e Atm. Sono d’accordo con il sindaco di Limbiate, Antonio Romeo, faremo una comunicazione comune. Però ci esprimeremo con completezza dei dati e non di pancia, sull’onda della prima impressione».
Tram Limbiate-Milano: il consigliere regionale Andrea Monti
Nelle ultime ore, si è espresso anche il consigliere regionale Andrea Monti: «Siamo allarmati dalla sufficienza con cui Milano gestisce informazioni delicate come la chiusura della tramvia Milano-Limbiate: una fumosa lettera dell’assessore comunale alla Mobilità, Arianna Censi. Una lettera vaga all’inverosimile, da cui non si capisce esattamente la data dello stop dell’esercizio tranviario, indicato generalmente nell’autunno del 2022. La lettera di spiegazioni del Comune di Milano non spiega un bel nulla, se non l’arroganza con cui il sindaco Sala agisce sulla pelle dei pendolari brianzoli. E quanto alle promesse di Palazzo Marino, non si capisce cosa significhi la “possibilità di tenere in esercizio la linea” o quali siano le “difficoltà” ventilate nel portare avanti il nuovo progetto di una metrotranvia. Questo modus operandi non è degno nemmeno dell’ultimo Comune di provincia, figuriamoci della Città metropolitana di Milano».