Simone Agosti di Arcore, Leonardo Alcamo di Nova Milanese, Orazio Piemonti di Carate Brianza, Mauro Vergani di Seregno, Alberto Proserpio di Varedo. E Luca Fossati, erede della Star di Agrate Brianza. Sono i brianzoli che persero la vita nella strage di Linate, quando 118 persone morirono nello scontro tra un aereo di linea della Scandinavia Airlines diretto a Cohpenaghen e un Cessna, con a bordo l’imprenditore. Era l’8 ottobre 2001, una mattina di nebbia.
Le vittime sono state ricordate nella mattina dell’anniversario numero 17 con una cerimonia di commemorazione nella basilica di Sant’Ambrogio. Domenica sera nel tradizionale concerto al Teatro alla Scala.
«In quella giornata Milano visse uno dei momenti più tragici della sua storia – ha ricordato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – Furono giornate terribili per la nostra città tra lo sgomento di tutti, lo strazio dei familiari, la necessità di fare chiarezza sulle ragioni e sulle responsabilità di una tale sciagura. Come ogni anno anche oggi vogliamo ricordare chi perse la vita, stringendoci nuovamente attorno ai familiari e ai parenti. Dopo questo disastro nuovi regolamenti, infrastrutture, e procedure sono state introdotte per aumentare la sicurezza a Linate e negli altri aeroporti. Un’eredità dolorosa, ma significativa per cui dobbiamo ringraziare la Fondazione 8 Ottobre 2001».
«È giusto ricordare – ha detto il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Alan Rizzi – chi ha perso la vita in quella che rimane la più grave tragedia aerea per numero di vittime mai successa in Italia. Ancora oggi piangiamo 118 vittime innocenti e vogliamo stringerci ai famigliari perchè il loro ricordo non sia vano. Da milanese ricordo ancora quei terribili istanti, quegli attimi di paura durante i quali tutti ci chiedevamo “perchè?”. In questi 17 anni sicuramente è stato fatto tanto per quanto riguarda la sicurezza negli aeroporti, ma non possiamo mai abbassare la guardia».