Regione, mozione della Lega sulla carenza dei medici di base

I consiglieri brianzoli della Lega Alessandro Corbetta, Marco Mariani e Andrea Monti hanno presentato un documento con richieste ai ministeri: tra queste incrementare i finanziamenti per le borse di studio.
MONZA MEDICO DI BASE
Un medico di base Radaelli Fabrizio

Sos medici di base. Il loro numero, complice anche i pensionamenti, va via riducendosi lasciando “scoperti “ numerosi cittadini. Sulla carenza dei dottori di famiglia sono intervenuti i consiglieri regionali brianzoli della Lega Alessandro Corbetta, Marco Mariani e Andrea Monti con un documento presentato in consiglio.

“I medici di base rappresentano la spina dorsale del sistema sanitario nazionale, sono il primo punto di riferimento e di assistenza per i cittadini. Per questo è necessario porre in essere una serie di misure per bloccare il drastico calo di medici che si sta verificando e invertire questa tendenza. Come Lega, abbiamo presentato una serie di proposte concrete che la Giunta porterà sui tavoli dei Ministeri competenti” hanno dichiarato gli esponenti brianzoli del Carroccio.

Nel testo presentato chiedono al Governo di incrementare i finanziamenti per le borse di studio, riportandole almeno a 313, la quota prevista per il triennio 2019/2022.

“Chiediamo – continuano – di anticipare la fine del corso di formazione del triennio 2018/2021, mantenendo ovviamente inalterato il monte ore formativo. In questo modo 379 tirocinanti diventerebbero effettivi già nei prossimi mesi e non l’anno prossimo”.

E non è tutto: “Siccome come lombardi siamo abituati ad agire, per quanto in nostro potere e di nostra competenza – affermano – la Giunta regionale ha istituito il tirocinio professionalizzante per consentire ai medici in formazione di concorrere all’assegnazione degli ambiti con carenze e riuscire così ad assistere fino a 1.000 pazienti. Questo tirocinio andrà a sostituire l’attività svolta in affiancamento presso un ambulatorio del medico di medicina generale”.

I firmatari chiedono alla Giunta lombarda di farsi portavoce con il Governo “per rivedere l’Accordo Collettivo Nazionale in funzione di una premialità per i medici di medicina generale che decidono di aumentare il massimale di assistiti; quindi di aumentare la quota di assistiti per i medici in formazione al terzo anno da 650 a 1.000 mantenendo la borsa di formazione, oltre a semplificare l’accesso agli ambiti carenti di medici già in possesso di specializzazione o soprannumerari che volessero intraprendere la carriera di medico di medicina generale”.

Secondo Corbetta, Mariani e Monti “occorre intervenire subito con azioni mirate e concrete per tamponare questo drastico calo. Nei prossimi cinque anni infatti, a livello nazionale, avremo nel Paese oltre 14mila medici in meno. Si tratta del 53 per cento del totale e significa che circa 14 milioni di italiani resteranno senza copertura di un medico di base. La nostra regione in particolare sarà quella più penalizzata, visto che ne perderà da qui al 2028 ben 4.167. Numeri drammatici, sui quali occorre una pronta risposta. Con la mozione approvata, abbiamo consegnato una lista precisa di interventi che possono concretamente arginare il problema”.

L’emergenza Covid ha dimostrato l’importanza della figura e della presenza dei medici sul territorio.

“Negli ultimi decenni – concludono gli esponenti leghisti – i governi di centrosinistra hanno effettuato tagli irresponsabili alla Sanità, i cui effetti negativi sono stati parzialmente tamponati da Regione Lombardia per quanto possibile. Ora, è il momento di agire in senso opposto e tornare a far crescere la nostra sanità pubblica”.