Regione, il progetto per la riforma della polizia locale in arrivo al Pirellone

Il progetto di legge regionale di riforma della polizia locale andrà in aula in un paio di settimane. Tra le proposte formazione e aggiornamento continui in tema di sicurezza e prevenzione di reati di stampo mafioso, avere comandi con minimo 18 agenti.
Regione, il progetto per la riforma della polizia locale in arrivo al Pirellone

Formazione e aggiornamento continui in tema di sicurezza e prevenzione di reati di stampo mafioso, costituzione di quattro nuclei di coordinamento a livello regionale, comandi costituiti da un numero minimo di 18 unità, creazione di un fondo regionale per assistere gli agenti in caso di procedimento penale.
Sono queste alcune delle novità contenute nel progetto di legge regionale di riforma dei servizi di polizia locale che andrà in aula al Pirellone entro un paio di settimane. Si tratta, nello specifico, della modifica di una legge ormai datata (risale al 2003), alla luce anche delle nuove disposizioni in materia di Città Metropolitane, Province e Comuni definite dalla Legge Delrio dello scorso anno.

Pietro Foroni, relatore del progetto e consigliere regionale della Lega Nord, spiega: «Uno dei punti qualificanti della legge è la possibilità di creare associazioni tra i Comuni più piccoli per arrivare a nuclei formati da 18 agenti. Riteniamo che questo sia il numero ottimale per un servizio idoneo ed efficiente a livello locale attivo per 24 ore».

A ciò si aggiungeranno il coordinamento tra più soggetti – tra cui ad esempio polizia stradale, Protezione civile ed altri enti privati – per rispondere in maniera tempestiva alle esigenze di sicurezza dei cittadini. Viste poi le infiltrazioni della malavita negli appalti, recentemente individuate su tutto il territorio regionale, Brianza compresa, i vigili saranno formati in maniera specifica per la prevenzione e la repressione di reati di stampo mafioso.
I quattro nuclei regionali di coordinamento saranno: sicurezza urbana, polizia giudiziaria, tutela ambientale ed ecologica, sicurezza stradale.

L’assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali spiega che la logica della proposta è quella di «superare il modello dei piccoli servizi che contano pochi agenti e promuovere una gestione associata della sicurezza tra Comuni, al fine anche di una razionalizzazione delle risorse a disposizione».
I sindacati sono soddisfatti su alcune norme, scettici su altre. Il Siapol (Sindacato Autonomo di Polizia Locale), ad esempio, ha presentato alcune osservazioni: «Apprezziamo la volontà della Regione di allargare le competenze della polizia locale ad un territorio che comprenda più Comuni – ha spiegato il segretario generale Ernesto Cassinelli – ma chiediamo anche un maggior impegno da parte delle Istituzioni per tutelare la nostra professionalità e per assicurare, anche a livello finanziario, una gestione dei servizi il più efficiente possibile, soprattutto in vista dell’Expo, sciogliendo quelle complessità che la normativa statale ci pone davanti».

«La Legge – risponde Foroni – va proprio nel senso della tutela della professionalità della polizia locale. Certo, ammette, avremmo voluto osare di più, ma stiamo agendo all’interno dei vincoli di un quadro nazionale che, ad oggi, non prevede uno “status” di polizia locale. Ed è per questo che, entro fine anno, porteremo una proposta di legge in Parlamento».