Dopo mesi di indagini, la polizia di Monza li ha rintracciati e arrestati a Bergamo e provincia, tutti accusati di rapina in concorso e, per due, anche di detenzione di sostanze stupefacenti. Sono tre dei quattro rapinatori che la sera del 16 novembre scorso, sul lato della stazione ferroviaria di Monza che dà sul teatro Binario 7, accerchiarono e, sotto la minaccia di un coltello, rapinarono un richiedente asilo 21enne del Gambia, facendosi consegnare 600 euro in contanti e un riproduttore musicale.
Si tratta di un 22enne e di un 23enne colombiani (a casa dei quali i poliziotti di Monza hanno trovato anche un centinaio di grammi di marijuana), e di un 42enne della Repubblica Dominicana. Tutti sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare e si trovano in carcere, a Bergamo.
Determinante per permettere agli agenti guidati dal vice questore Angelo Re di arrestare i presunti responsabili, riconosciuti dalla vittima, un certosino lavoro di indagine partito dalle dichiarazioni del rapinato che ha detto di conoscere di vista uno dei rapinatori e di aver visto che sia i poliziotti che i carabinieri, nel corso dei continui servizi di monitoraggio della stazione, l’avevano identificato.
Attraverso controlli incrociati gli investigatori del commissariato sono giunti al nome del ricercato al suo numero di telefono e quindi agli altri due, poi arrestati. Tutti soggetti in regola con il permesso di soggiorno,con attività saltuarie e con precedenti specifici e per reati contro la persona. Nella abitazione di uno dei tre gli agenti hanno trovato il riproduttore acustico identico a quello descritto dal rapinato. Del denaro, ovviamente, nessuna traccia.