Fumata nera come previsto alla prima votazione per l’elezione del successore di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica. Lo spoglio delle schede si è concluso poco dopo le 19: non è stata raggiunta la maggioranza di 673 voti (975 i votanti su 1008 grandi elettori, sarebbero 1009 ma Piero Grasso non vota in quanto presidente supplente). Giovedì hanno vinto le schede bianche, 538 in tutto. Diversi i voti espressi, dal giudice Ferdinando Imposimato, il candidato del Movimento 5 Stelle che ha preso 120 preferenze, a Sabrina Ferilli (1) e Ezio Greggio (2).
Quarantanove voti per Vittorio Feltri, votato dalla Lega, 37 per Luciana Castellina, proposta da Sel, 25 per Emma Bonino, 23 per Stefano Rodotà, 14 per l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, 11 per il giornalista Sabelli Fioretti, 9 per Romano Prodi (votato da Pippo Civati) e Mauro Morelli.
Sergio Mattarella, il candidato di Matteo Renzi e e che dovrebbe essere votato dal Pd compatto dal quarto turno, ha totalizzato cinque preferenze. Tre voti per Paolo Mieli, uno per Giuliano Ferrara, Antonio Razzi, Arnaldo Forlani e Giancarlo Magalli, per il quale è stato organizzato un flash mob davanti a Montecitorio.
In apertura dei lavori alla Camera, lungo applauso per Giorgio Napolitano.
Secondo scrutinio venerdì, le previsioni dicono che non dovrebbe esserci un nuovo presidente della Repubblica prima di sabato o della quarta votazione. Tutto dipenderà dalla tenuta del patto del Nazareno: Mattarella non è nome gradito a Forza Italia e Ncd che voteranno scheda bianca a oltranza.