Pugni e bottigliata in testa a Lissone per rapinare il mini market: arrestato dopo quattro mesi

Un 40enne milanese senza fissa dimora gravemente indiziato della rapina a un minimarket di Lissone: arrestato e portato in carcere a Monza
L’uomo è stato arrestato dai carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

Pugni in faccia e poi una bottiglia presa da uno scaffale spaccata sulla testa: era stata questa, lo scorso novembre, la reazione di un rapinatore al rifiuto della titolare di un mini market di Lissone di consegnare il denaro della cassa.

Aveva quindi arraffato i soldi ed era fuggito. Un episodio sul quale hanno indagato i carabinieri e che ha portato sabato 17 febbraio i Carabinieri della locale Stazione ad arrestare il presunto responsabile in esecuzione di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Monza su richiesta della Procura brianzola.

Arrestato dopo la rapina al mini market: individuato prontamente ma irreperibile fino a venerdì

Gravemente indiziato del delitto è un 40enne milanese, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine. Era stato identificato in poco tempo, grazie alle testimonianze fornite dai presenti al fatto e alla visione delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza della città, e denunciato all’Autorità giudiziaria. Anche la misura restrittiva era stata emessa da tempo ma il 40enne era risultato irreperibile finché nel tardo pomeriggio di venerdì scorso è stato notato a Lissone da una pattuglia dell’Arma della locale Stazione in servizio di controllo del territorio e quindi arrestato e associato alla casa circondariale di Monza.