Annunciato, organizzato e fatto il corteo contro la prefettura voluto dall’amministrazione comunale di Albiate: nella serata di venerdì 8 settembre circa duecento cittadino hanno affiancato il sindaco Diego Confalonieri per protestare contro la scelta di alloggiare diciassette profughi in alcuni locali di via IV novembre considerati dal municipio del tutto inadeguati.
Forte lo slogan scelto e scritto su uno striscione, ripetuto dal sindaco a capo del corteo con un megafono: Prefetto vergogna li hai messi in una fogna. Il corteo ha preso le mosse intorno alle 21 dalle scuole albiatesi, ha percorso i tornanti verso Ponte Albiate e ha poi raggiunto Villa Campello, sede del municipio.
«Non sapere le cose, ormai, è la normalità – aveva detto il sindaco nei giorni precedento – ho appreso dell’arrivo di 17 profughi a cose fatte. Io non sono contrario all’accoglienza, sia chiaro. Ma la questione recente è diversa: sono state messe 17 persone in case che io reputo semi diroccate, in un edificio che io in passato avevo chiesto fosse sistemato per provvedere ad una riqualificazione di quella zona del paese. Sono preoccupato, è una questione di dignità umana. Come si possono ospitare persone in quelle case? Ciò che chiedo con la fiaccolata di venerdì prossimo è che queste persone vengano spostate da lì».