L’audio non va, l’impianto di registrazione nemmeno e salta l’udienza per il caso Bames. Questo è quanto avvenuto giovedì mattina 9 febbraio con l’annessa rabbia degli ex lavoratori della società di Vimercate che si erano presentati in presidio davanti alla sede della Provincia di Monza e Brianza per il processo per bancarotta fraudolenta. “Un altro nulla di fatto nell’udienza che doveva tenersi oggi nell’aula magna della Provincia di MB, questa volta per “problemi tecnici” – ha commentato l’ex sindacalista Fim Cisl Gigi Redaelli -. Fin dai primi momenti è apparsa la problematica, oltre all’impianto audio di per sé solitamente non efficientissimo, oggi non funzionava nemmeno l’impianto di registrazione che viene usato per verbalizzare l’intero dibattimento. Si è da subito manifestata una forte incredulità e rabbia da parte degli ex dipendenti, presenti anche oggi in presidio, di fronte a questa paradossale situazione”
Processo Bames: rinviata l’udienza e la protesta
All’annuncio formale dell’annullamento e del rinvio dell’udienza gli ex dipendenti si sono fatti sentire tra mugugni e urla di protesta. La loro voce si è levata con forza, a tratti tremante dalla rabbia, urlando l’indignazione per quanto stava succedendo “è un procedimento, che tra rinvii ed aggiornamenti dura da troppo tempo…”, “appare incomprensibile che si verifichino ulteriori ritardi anche per problemi tecnici…”, “si sapeva da dicembre che c’era l’udienza e provare per tempo se gli strumenti tecnici erano funzionanti, sarebbe stato il minimo…”; queste sono alcune delle frasi lanciate nell’aula giudiziaria e fuori. Inoltre hanno detto: “questi rinvii hanno anche dei costi che ricadono sulla collettività…”, “chiediamo ai giudici di verbalizzare questa nostra protesta e chiediamo che si faccia di tutto per accelerare il processo…”, “è una vicenda che è aperta troppo tempo …”. La prossima udienza slitta all’8 marzo.