Primi casi di studenti positivi al coronavirus anche a Monza: al Mosè Bianchi e al liceo Porta. Anche nel capoluogo, come in altri Comuni della Brianza. In entrambi i plessi una sola classe è stata coinvolta e chiusa, i ragazzi sottoposti al tampone e, in attesa di conferme di negatività per tutti gli studenti ci sarà la didattica a distanza. Per i due studenti positivi e per le loro famiglie scatta la quarantena, per i compagni di classe sorveglianza attiva: per i genitori di quest’ultimi, così come per i docenti, libertà di movimento.
«La segnalazione mi è arrivata domenica nel pomeriggio- spiega Eliana D’Alò, dirigente del liceo Porta- e nel giro di un’ora, nonostante fosse giorno di festa, abbiamo fornito all’Ats i nominativi dei ragazzi appartenenti alla classe coinvolta così da permettere loro di attivare in breve tempo il protocollo. Sino all’esito del secondo tampone l’intero gruppo di alunni sarà a casa e solo dopo, se sarà negativo, potranno rientrare in aula».
I dirigenti erano e sono consapevoli della possibilità che si verifichino altri casi: fondamentale è la segnalazione tempestiva, così da limitare i possibili contagi.
«La scuola, quest’anno in particolare, è chiamata a svolgere un ruolo importante – continua la dirigente – anche da un punto di vista sociale. Per le famiglie noi rappresentiamo un punto di riferimento, chiamano per avere informazioni e indicazioni, spesso necessitano solo di essere tranquillizzati. All’interno della struttura scolastica vige il rispetto delle regole, i ragazzi sanno bene di dover indossare le mascherine, garantire il distanziamento, all’esterno non li possiamo controllare. Per fortuna c’è grande collaborazione con Ats».
Per il Mosè Bianchi l’iter è stato lo stesso: in questo caso i ragazzi da avvisare sono stati solo la metà, vista la metodologia di quest’anno che prevede la presenza in aula di mezza classe a turnazione.
«Non solo gli studenti hanno seguito la procedura del tampone, anche gli insegnanti che hanno avuto contatti – dice Guido Garlati, dirigente del Mosè Bianchi – sono stati controllati. L’aula è stata sanificata e i ragazzi seguiranno le lezioni a distanza. Ho voluto informare anche gli altri alunni di quest’episodio per sensibilizzarli, ricordando loro come siamo ancora in piena fase emergenziale e quanto sia importante rispettare le regole non solo all’interno della scuola ma anche all’esterno».
Proprio lunedì nel tardo pomeriggio c’è stato anche un confronto tra tutti i dirigenti delle scuole brianzole e la responsabile di Ats che, ancora una volta, ha chiarito dubbi e illustrato tutte le procedure.
Non solo scuole superiori: alla fine della scorsa settimana un caso ha coinvolto un’educatrice della scuola dell’infanzia comunale “Chicco di sole” di via Tazzoli , a San Fruttuoso, risultata positiva: «La situazione è sotto controllo – ha spiegato l’assessore Pier Franco Maffè – venerdì 18 settembre sono stati eseguiti i tamponi sui bambini che frequentano le sezioni in cui lavora l’educatrice e sono risultati tutti negativi». Da lunedì l’attività didattica è ripresa regolarmente.