Forse solo il giudice potrà determinare cosa sia saltato in mente a un cittadino novese di origini calabresi, che nella tarda mattinata di martedì 10 febbraio ha fatto gridare “al mostro” viaggiatori e personale della stazione di Firenze Santa Maria Novella, per i plateali maltrattamenti ad un cucciolo di meticcio che aveva con sé. Alla fine l’uomo, 50 anni già da tempo noto alle forze dell’ordine, è stato posto sotto fermo dalla Polfer e denunciato per maltrattamenti di animali. I fatti si sono consumati lungo il camminamento tra i binari 3 e 4, sotto lo sguardo incredulo dei tanti presenti che hanno visto il novese prendere a calci l’animale dopo averlo a più riprese lanciato per aria. Il tutto condito da una serie interminabile di improperi all’indirizzo della malcapitata bestiola.
E visto lo show assolutamente incredibile messo in scena da questa persona, proprio in mezzo alla folla di chi partiva e di chi arrivava a Firenze, non è trascorso molto tempo che il personale incaricato allertasse le forze dell’ordine. Quando ha capito che stava per passare guai seri, ha afferrato il cucciolo per la collottola, lo ha infilato a forza in un borsone e ha tentato di guadagnare l’uscita della zona treni. Per fare perdere le proprie tracce, sempre mischiandosi tra la folla. Ma i poliziotti lo hanno individuato e fermato, sottraendogli il cane. Pare che agli agenti abbia anche mostrato poco interesse verso l’animale.
«È solo un cane – si è affrettato a dire a chi lo stava identificando – se lo volete, ve lo potete pure prendere».
E così hanno fatto i poliziotti, sottraendo la bestiola impaurita al suo aguzzino e affidandola ai colleghi del Corpo Forestale dello Stato che ne hanno immediatamente constatato le buone condizioni di salute.
Poi, il cucciolotto è passato nelle sapienti mani degli incaricati dell’Asl che l’hanno condotto presso la struttura sanitaria fiorentina. Dove sarà vaccinato e attenderà l’adozione, da parte di possibili padroni in grado di fargli dimenticare quelle settimane di maltrattamenti da parte del novese. Il meticcio ha già un nome: la stazione di Santa Maria Novella ha ispirato nei soccorritori il nominativo di “Binario”. Un nome curioso e anche un ammonimento per la sorte che avrebbe potuto subire nel caso in cui fosse rimasto nelle mani del suo torturatore. In base alla deposizione dell’uomo, si tratterebbe di un randagio raccolto in mezzo alla strada e mai denunciato.
Ovviamente, tra i possibili nuovi proprietari, la eventuale “candidatura” di una famiglia novese assumerebbe un ruolo importante, quasi a dimostrare che la crudeltà del 50enne denunciato non è di casa da queste parti. Per informazioni, rivolgersi al reparto veterinaria dell’Asl di viale Corsica a Firenze, informazioni allo 055 6939460.