Dopo tre anni di “limbo”, in attesa di capire il proprio futuro, in balia delle vicissitudini che hanno riguardato la Provincia, la sopravvissuta e riformata polizia provinciale, con il suo comandante storico Flavio Zanardo, ha presentato martedì 23 gennaio, nelle sede della Provincia, a Monza, il bilancio dell’attività.
E non sono mancate le curiosità: ad esempio, a Monza, nell’ambito dei controlli delle attività ricettive, soprattutto Bed&Breakfast, in occasione dei giorni del Gp d’Italia di Formula 1, è stata comminata una sanzione da ben 2.000 euro al titolare di una attività che, a un tifoso di Formula 1 giunto dalla Campania, aveva fatto pagare l’esorbitante cifra di 450 euro per una sola notte di soggiorno contro i 150 euro previsti dal listino (5 complessivamente i controlli effettuati nel 2017 con sanzioni complessive pari a 10.680 euro).
«Così fanno tutti in questo periodo – ha detto, per giustificarsi, il titolare del B&B agli agenti – e i tifosi lo sanno che in questo periodo devono pagare di più». Sarà… La stessa anomala esplosione dei prezzi, ha detto il comandante Zanardo, è avvenuta anche in occasione della visita di Papa Francesco, sempre a Monza. Da ricordare, ancora ne capoluogo, anche il recupero e il salvataggio, a marzo del 2017, di un cervo di circa 200 chili fuggito in zona stazione.
Ma si tratta soltanto di due dei 1.000 interventi portati a termine nel biennio 2016/2017 dalla polizia provinciale in materia di sicurezza, legalità e tutela dell’ambiente con soli 14 uomini, oltre al comandante, dei quali 4 distaccati presso al Regione Lombardia al servizio Caccia e Pesca e Foreste e altri due presso la Procura della Repubblica. Otto, quindi, gli agenti effettivamente impegnati su un territorio di oltre 800mila abitanti e con 55 Comuni.
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«Abbiamo fatto la scelta politica di voler mantenere la polizia provinciale, assolutamente fondamentale per svolgere le attività della Provincia, e, in particolare, con la funzione di controllo del territorio dal punto di vista ambientale con caratteristiche di professionalità difficilmente reperibili in altre forze dell’ordine della provincia di Monza e Brianza – ha detto il presidente dell’Ente, Roberto Invernizzi – Il nostro Corpo ha il merito di essere stato in grado di trasformarsi nell’ambito di una Provincia riformata e di collaborare in modo proficuo con le polizie locali del territorio».
Con l’occasione, sono stati anche consegnati sei encomi a quattro agenti e a due guardie ecologiche volontarie che si sono distinti durante il servizio e nelle emergenze (Vito Bonomo, Debora Dante, Enrico Perego, Pasquale Carbone, Cesare Mondonico e Stefano Carzaniga).
Solo nel 2017, per infrazioni inerenti l’ambiente, nell’ambito di 48 accertamenti sono state emesse sanzioni per 75mila euro e per oltre 120mila euro nel biennio 2015-2016. Altri 41mila euro sono stati incassati per violazioni del Codice della strada (in particolare per guida in stato di ebbrezza). Oltre 300 gli interventi di Polizia venatoria con accertamenti per 2.736 euro.
Da ricordare anche gli interventi di contenimento di specie animali invasive (vedi le nutrie) e i recuperi di fauna in difficoltà: «anche grazie alle sempre più frequenti segnalazioni dei cittadini» come volpi, ricci, beccacce e persino cinghiali. Da ricordare poi l’attività di supporto nelle aree terremotate di Accumuli, i controlli nei cantieri per la sicurezza nei luoghi di lavoro e, nel Parco delle Groane, in collaborazione con le altre forze dell’ordine, per contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti.
Gli agenti di Zanardo hanno tra l’altro contribuito all’arresto di un presunto spacciatore: un agente si è infatti letteralmente vestito da “cespuglio”, indossando una divisa da guardia ecologica irlandese del 1700 per occultarsi tra la flora e avvertire i carabinieri dei movimenti del sospettato, permettendone l’arresto in flagranza di reato.