Polizia locale e polizia provinciale sgomberano l’area dell’ex Parà a Seregno

L'intervento si è svolto all'alba di giovedì 29 dicembre, dopo la segnalazione di movimenti sospetti da parte dei cittadini. Denunciate tre persone all'interno
La polizia locale e la polizia provinciale all’interno del capannone dismesso

Tre equipaggi della polizia locale di Seregno ed altrettanti della polizia provinciale di Monza e Brianza sono intervenuti giovedì 29 dicembre, all’alba, con l’ausilio di unità cinofile della polizia locale di Milano, nell’area dismessa dell’ex Parà, tra le vie Montello e Monte Santo, dove nei giorni precedenti alcuni cittadini avevano segnalato movimenti sospetti nelle adiacenze dello stabilimento abbandonato. Per questo motivo, anche per garantire la sicurezza dei cittadini in un periodo di festa come l’attuale, è stata decisa un’azione immediata. Nei locali, sono state trovate tre persone straniere, che vi stavano alloggiando, di età compresa tra i 30 ed i 55 anni, tutte con precedenti di polizia. Uno dei soggetti era già stato denunciato qualche settimana fa, nel corso di un’analoga operazione nel comparto dell’ex Dell’Orto Carburatori.

Ex Parà: rinvenuti cocaina e hashish

Il materiale sottoposto a sequestro

I cani della polizia locale di Milano hanno rinvenuto sul posto hashish e cocaina, subito sottoposti a sequestro. I presenti sono stati identificati e denunciati in stato di libertà, per invasione di edifici e violazione delle norme concernenti l’immigrazione.

Ex Parà: il commento dell’assessore Viganò

L’interno dell’edificio, adibito ad alloggio di fortuna

«Esprimo soddisfazione per l’operazione svolta -ha commentato William Viganò, assessore alla sicurezza-, che non è un intervento occasionale ma un passaggio di una strategia di monitoraggio e bonifica delle aree dismesse della città, strategia che muove dalle segnalazioni dei cittadini e passa da una approfondita attività di indagine da parte della nostra polizia locale. Si tratta di un percorso di cui si è già visto qualche risultato ma che certamente non si è concluso».