Sala consiliare di Lesmo gremita per parlare di Pedemontana e polemiche accese sia tra i componenti del parlamentino locale, che tra il pubblico. Al centro della discussione di martedì sera 14 marzo in consiglio la mozione presentata da Lesmo Amica per dire no a quest’opera e attivarsi per un confronto sul tema con le istituzioni perché come ha precisato a più riprese il primo cittadino Francesco Montorio “noi non ci opponiamo al progresso e a Pedemontana in sé, ma a questo tipo di intervento perché ha impatti rilevanti sul nostro territorio che vogliamo difendere”. Luca Zita di Fratelli d’Italia è però entrato subito in gamba tesa sulla questione.
Polemiche su Pedemontana e le opposizioni
“Mi sembra di vedere solo un teatro fatto per il proprio appagamento personale – ha detto l’avvocato ed ex candidato sindaco –. Questa è una mozione confusa e generica. Eventuali azioni legali contro Pedemontana (come si legge nel documento proposto) a mio parere potrebbero apparire infondate. Inoltre dire che potete bloccare Pedemontana è solo una menzogna. L’unica cosa che si può fare è semmai ridurre gli impatti ambientali. Comunque mi astengo”. Mentre Marco Desiderati sempre dal fronte delle minoranza ha proposto senza successo di “rinviare questa mozione e convocare Pedemontana in un consiglio comunale per chiedere ai tecnici se effettivamente a Lesmo ci sarà o meno la galleria che avevamo chiesto nel 2009. Comunque non sono mai stato convinto che Pedemontana si potesse fermare”. Mentre l’ex borgomastro al documento esposto dal consigliere di Lesmo Amica Andrea Forlini ha votato contrario. Infine Tino Ghezzi di Idea Lesmo ha votato favorevolmente insieme alla maggioranza convinto però che “questa mozione purtroppo servirà a ben poco”.
Polemiche su Pedemontana, Montorio e il comitato
Montorio ha comunque voluto ribadire con forza che “noi non abbiamo mai detto che blocchiamo Pedemontana, ma che vogliamo confrontarci con gli enti competenti per il bene dei nostri cittadini, oltre a promuovere azioni in collaborazione con tutti”. Una volta chiusa la seduta tra i tanti interventi del pubblico invece il Comitato No Pedemontana Lesmo e Camparada ha sottolineato come “questa autostrada sarà devastante per il nostro territorio e dobbiamo fare di tutto per bloccarla, perché una volta realizzata sarà perenne a prescindere che sia tanto utilizzata o meno”. Solo pochi giorni fa proprio i gruppi ambientalisti avevano lanciato un nuovo appello evidenziando come Lesmo fosse l’ultima frontiera verde da tutelare e con essa anche i boschi di Arcore e le diverse aree verdi limitrofe