Il nome è anche buffo: Pums. Acronimo che sta per Piano urbano della mobilità sostenibile ed è il documento programmatico licenziato in settimana dalla giunta Pisapia di Milano con il quale vengono tracciate le linee guida per i prossimi dieci anni in materia di trasporti nel capoluogo di regione e nel suo circondario.
A livello di trasporto urbano, il piano prevede il potenziamento della rete con il prolungamento di alcune le linee metropolitane oltre i confini comunali, in particolare: la M2 da Cologno Nord a Brugherio e da Assago a Rozzano, la M3 da San Donato a San Donato est, la M5 da San Siro a Settimo e la M4 da San Cristoforo a Corsico – Buccinasco. E il prolungamento fino a Vimercate? Sparisce. O meglio, viene accantonato forse per sempre. Perché i cosiddetti progetti “storici” di prolungamento delle linee della metropolitana «risultano complessivamente sovradimensionati ed economicamente inefficienti». Tra questi c’è appunto il prolungamento della verde fino all’ombra delle Torri bianche: una soluzione progettuale che dall’analisi tra costi e benefici fatta a palazzo Marino viene bollata come «marginale». Meglio dunque, per Milano, sviluppare prolungamenti più brevi, nell’ordine di 2-3 chilometri rispetto ai capolinea attuali, «finalizzati a servire direttamente ambiti a forte domanda dei comuni di prima cintura».
Fino a Brugherio
Da qui la scelta progettuale di estendere la linea due da Cologno fino a Brugherio, all’altezza della strada provinciale 208 (nella zona del parco Increa, nelle vicinanze del centro commerciale Carosello).Qui sarà realizzato un vero terminal «facilmente accessibile per le linee di trasporto pubblico locale dalle direttrici Agrate, Vimercate, Monza, Concorezzo e Carugate». L’ipotesi della metropolitana fino a Brugherio, che correrà in superficie e non in galleria (abbattendo quindi i costi di realizzazione) viene giudicata come «altamente fattibile». E Vimercate? Per Milano non avrà, almeno nel medio periodo, alcun collegamento metropolitano. Proprio la città governata dal sindaco Paolo Brambilla viene indicata nell’elenco di quelle città che non sono servite da alcun collegamento ferroviario.
Il Pums meneghino prevede, per queste zone orfane di binari, una soluzione alternativa di connessione con la città metropolitana: sistemi di trasporto pubblico su gomma (insomma, autobus di linea) «equiparabili al servizio ferroviario regionale sia in termini di qualità di servizio (qualità dei mezzi, orario cadenzato, regolarità, velocizzazione) sia di integrazione con la rete portante del trasporto pubblico» recita il Pums. Un po’ di tecnicismi che nascondono l’idea di creare un sistema di trasporto su bus che metta in collegamento Vimercate con Brugherio e Cologno attraverso una «corsia dinamica» da realizzare sulla tangenziale Est.
Caporetto per Vimercate
Fin qui il Pums. Che potrebbe rappresentare una Caporetto per il sogno tutto vimercatese di un collegamento diretto con Milano dal costo faraonico di 470 milioni di euro. Che spazza via tutte le speranze degli ultimi mesi. Alimentate ad esempio dal deputato Pd Roberto Rampi, che a ottobre 2014 prometteva un incontro tra istituzioni per sbloccare il progetto. Dai sindaci di Concorezzo, Carugate, Agrate (Ezio Colombo ha fatto girare ieri una mail, dal titolo inequivocabile: «M2 fino a Vimercate: gettate ogni speranza la prenderemo forse da Brugherio»), Brugherio e Vimercate che hanno consegnano una lettera al presidente del consiglio Matteo Renzi, per chiedere di sostenere il prolungamento della M2 da Cologno alle Torri bianche durante la visita del premier alla nuova sede Alcatel.
E dagli stessi vimercatesi, protagonisti di petizioni online per chiedere l’arrivo in Brianza dei binari milanesi, forti della promessa fatta anni fa: «Se non vi opponete alla Teem, vi prolunghiamo la metropolitana». Morale della storia: tra pochi mesi s’inaugura Teem. Mentre la metropolitana è destinata a sparire.