Anche le scuole paritarie dell’infanzia di Monza hanno aderito alla petizione online promossa dalla Federazione italiana delle scuole materne per chiedere al Governo, al Parlamento, alle Regioni e agli enti locali un piano di investimenti strutturali per il segmento da zero a sei anni destinato alle scuole dell’infanzia no profit. L’iniziativa sta avendo parecchia eco in città, dove le paritarie rappresentano la larga maggioranza, e in Brianza.
«Si tratta di una richiesta dettata in ragione del servizio pubblico reso da decenni con standard di alta qualità, a fronte di una disparità nel sostegno economico statale, che genera penalizzazioni non più accettabili per le famiglie e il personale», si legge nel testo della petizione.
«Le pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco previste dalla legge 107 del 2015, esigono la piena utilizzazione di tutte le realtà educative statali, comunali, paritarie e accreditate e una parità di trattamento effettiva, anche sul piano economico», aggiungono i promotori della raccolta firme.
La richiesta avanzata dunque è quella di una parità di costi a carico delle famiglie per quanto riguarda la frequenza dei figli alla scuola dell’infanzia e ai servizi educativi.
«Si tratta di una misura necessaria come argine al decremento demografico, come sostegno alla genitorialità e alla parità di genere – continuano dalla Fism – nel quadro più ampio di un intervento per tutta la scuola italiana».
La petizione è pubblicata sulla piattaforma change.org dal titolo “Prima i bambini gratuità e parità per l’infanzia”, e ha già superato 70.000 firme.