Pedemontana, i sindaci del Vimercatese tuonano contro l’autostrada: “Noi difendiamo il nostro territorio”

Le amministrazioni comunali vimercatesi contrarie all'infrastruttura replicano ad Apl, Cal e Regione sulla D Breve.
La tratta D breve di Pedemontana
La tratta D breve di Pedemontana

È una battaglia a suon di comunicati per Pedemontana. Dopo neanche 24 ore dalle parole dei vertici di Apl e Cal sull’invio del progetto D Breve è arrivata secca la replica dei sindaci del Vimercatese.

Pedemontana, i sindaci del Vimercatese:” La D Breve è inutile e costoso”

“Siamo stati informati da Autostrada Pedemontana dell’avvio del procedimento per l’approvazione definitiva della variante Tratta D-Breve. Si tratta di un passaggio fondamentale e che – in piena coerenza con la condotta omissiva e la postura non collaborativa dell’attuale governo di Regione Lombardia – viene attivato nel cuore dell’estate, in un momento in cui l’attenzione della cittadinanza è più bassa – hanno esordito nella loro lettera i primi cittadini –. È bene premettere che le scriventi Amministrazioni Comunali faranno tutto quanto è possibile per proteggere il territorio e rappresentare al meglio l’interesse delle comunità che lo abitano”. Non è però solo una difesa di territorio i sindaci ribadiscono che “Sul piano trasportistico, nessuna delle relazioni tecniche depositate agli atti è in grado di dimostrare l’effettiva utilità dell’opera. Al contrario, l’analisi commissionata dalla Provincia di Monza e della Brianza al Centro Studi PIM dimostra inequivocabilmente che la variante D-Breve è del tutto inutile, non apporta alcuna miglioria viabilistica e anzi potrebbe contribuire a peggiorare le criticità rilevate sull’asse est-ovest. A tal proposito, restano del tutto irrisolti i nodi legati al sovraccarico della provinciale SP2 e dell’attraversamento dell’Adda, problematiche che il progetto originario di Pedemontana si prefiggeva di concorrere a mitigare e che oggi appaiono completamente trascurate”.

Pedemontana, i sindaci del Vimercatese: “Spariranno 32 campi di calcio”

Non è però solo una questione di viabilità, ma anche di consumo di suolo: Sul piano ambientale, ribadiamo come la variante D-Breve preveda 4 corsie per senso di marcia – corsia di emergenza compresa – con una sezione ordinaria complessiva di oltre 32 metri e un consumo di suolo complessivo di circa 300.000 mq, l’equivalente di circa 44 campi da calcio. Il tutto a danno del Parco Agricolo del Nord Est, una delle poche aree agricole di pregio rimasteci e per le quali le scriventi Amministrazioni Comunali hanno investito risorse e attivato in passato i doverosi meccanismi di tutela”. Le stesse amministrazioni che hanno cercato più volte senza successo di interloquire soprattutto con Regione hanno sottolineato: “sul piano economico, sebbene l’operazione sia interamente retta dall’impiego di ingentissime risorse pubbliche, restano ampiamente irrisolte le criticità economico-finanziarie. Come recentemente ribadito dalla Corte dei Conti, le relazioni e gli studi agli atti non sono in grado di provare la fattiva sostenibilità dell’operazione. L’elevatissimo pedaggio previsto potrà comportare un significativo sottoutilizzo dell’infrastruttura, con la conseguente impossibilità di rientrare degli investimenti effettuati, sicché le risorse messe a disposizione da Regione Lombardia non potranno che tradursi in un significativo debito per le future generazioni”. Inoltre i sindaci hanno riproposto l’ampliamento della Tangenziale Est da collegare alla Tratta C per eliminare tout court la D Breve. La lettera è stata siglata dai sindaci Francesco Cereda di Vimercate, Simone Sironi di Agrate , Mauro Colombo di Bellusco Andrea Esposito di Bernareggio, Angelo Mandelli di Burago, Monica Buzzini di Caponago, Rosella Maggiolini di Carnate Davide Fumagalli di Cavenago, Daniel Siccardi di Ornago e Carla Della Torre di Sulbiate.