Parco di Monza, il futuro di Villa Mirabellino: idea gestione al Fai

A pochi giorni dalla firma del passaggio di Cascina Milano al Consorzio, il sindaco di Monza ipotizza il futuro di Villa Mirabellino.
Villa Mirabellino nel parco di Monza
Villa Mirabellino nel parco di Monza Fabrizio Radaelli

A pochi giorni dalla firma che sancisce il passaggio di Cascina Milano al Consorzio a cui seguirà la consegna anche di Villa Mirabellino, il sindaco Paolo Pilotto, presidente del Consorzio, ipotizza il futuro della dimora fatta realizzare dal Cardinal Durini come contrappunto a Villa Mirabello.

«Abbiamo messo fine a un’incertezza che durava da parecchi anni – spiega – ora sappiamo che il Mirabellino resta di proprietà del demanio, ma è consegnato al Consorzio che si occuperà della manutenzione ordinaria e straordinaria e la valorizzazione del bene. Il Demanio non entrerà nel consorzio perché è già rappresentato dal Ministero».

Parco di Monza, il futuro di Villa Mirabellino: le parole del sindaco Pilotto

I mesi di interlocuzioni con il Demanio hanno portato anche a scrivere la parola fine su un altro progetto che il sindaco aveva nel cassetto dagli anni del suo assessorato alle Biblioteche con la giunta Faglia: «Sono tornato tre volte sulla possibilità di riavere anche la caserma di piazza San Paolo – spiega – ma l’iter con il ministero di Grazia e Giustizia è ormai in fase avanzata con una progettazione costosa da cui non si torna indietro».
Se Monza non avrà una moderna biblioteca nel cuore della città può però ora contare su una villa gentilizia all’interno del parco. «È presto per scrivere il futuro della Villa – spiega il sindaco – ma posso dire che per le tre ville gentilizie del parco, Villa reale, Villa Mirabello e il Mirabellino, mai in Consiglio di gestione si è ipotizzata una destinazione ricettiva. Certamente sono parte del patrimonio storico-artistico più importante del Parco e, anche se il Mirabellino ha subito un pesante intervento nelle sale interne potrà essere recuperato».

Parco di Monza, il futuro di Villa Mirabellino: parte destinata al sociale, idea gestione Fai

Tra le idee sul tavolo c’è quella di farne la sede di un centro studi, ma non è escluso che una parte possa essere destinata al sociale (in passato serviva per l’Estate anziani).
«Ciò che voglio fare – spiega il sindaco – è incontrare subito il Soprintendente Stolfi e il Funzionario della Soprintendenza responsabile del nostro territorio per valutare il tipo di restauro da effettuare. Il fatto che il tetto sia stato rifatto ci assicura la protezione dall’umidità e per questo si potrebbe iniziare dal restauro esterno per poi procedere con l’interno».

L’altro incontro in agenda è con il Direttore generale del Fai: del resto il Censimento promosso dal Fai “I Luoghi del cuore” ha visto il Mirabellino arrivare decimo in tutta Italia. «Il Fai ha una lunga esperienza in fatto di gestione e valorizzazione di ville e monumenti – spiega Pilotto – e non escludo anche una gestione o cogestione con il Fai».

Parco di Monza, il futuro di Villa Mirabellino: il restauro

Anche i lavori di restauro della Villa diventano ora una priorità: non con i 23 milioni già assegnati con l’Accordo di programma, più facile con il restante secondo lotto da 32 milioni: anche se adesso nulla è stanziato sul Mirabellino le cose potrebbero cambiare dopo il passaggio di consegna del bene.
«Concorreremo anche a bandi internazionali per avere dei fondi – spiega il sindaco – ci sono anche gruppi bancari e assicurativi che spesso stanziano fondi per il restauro di un bene storico. Poi il bene dovrà essere in grado di autoalimentarsi: in Villa reale siamo passati da 500 mila euro di vendita di biglietti a 850 mila che concorrono a gestione del bene. Anche il Mirabello e Mirabellino potrebbero avere parti visitabili con biglietto di ingresso».