Parco di Monza ancora sotto i ferri dopo le devastazioni causate dai nubifragi di fine luglio.
Il Consorzio è entrato nella seconda fase delle attività previste per il ripristino del patrimonio arboreo, vale a dire: conclusione degli interventi di messa in sicurezza “in aree non sensibili per la fruizione del pubblico”, rimozione – per quanto il grosso sia già stato fatto – di tronchi e di rami schiantati ancora a terra, preparazione delle aree che saranno soggette a nuove piantumazioni.
Parco di Monza devastato: le piante, i giardini e i viali
Dagli uffici della direzione a cascina Fontana precisano che “nuovi impianti di alberi forestali” saranno realizzati nel corso dell’autunno e dell’inverno: un primo lotto di interventi prevede la “messa a dimora di circa 10mila piante” per iniziare a sistemare le aree boschive maggiormente danneggiate. A seguire, entro la prossima primavera, anche i viali del parco che hanno subito le perdite più importanti potranno contare su nuove piante.
Si lavorerà intanto anche nei giardini, dove è previsto “l’abbattimento delle piante morte durante il periodo estivo” e, la “predisposizione di interventi puntuali di restauro della componente vegetale”, così da arrivare in primavera alla messa a dimora di nuove piante.
Parco di Monza devastato: il legno all’asta e non solo
Ma, attenzione: non tutto quello che è stato schiantato al suolo dalla furia degli elementi sarà rimosso. Il Consorzio ha infatti intenzione di “definire una modalità di utilizzo di alcuni tronchi significativi”, come ad esempio quello della quercia gemella dei giardini, forse una delle perdite più simboliche, per lasciare traccia “sia delle piante monumentali perdute, sia dell’evento eccezionale che ha colpito il parco”.
Parte del materiale recuperato dagli schianti è stato selezionato per una vendita all’asta: il primo lotto, precisano dagli uffici, è pari a circa 700 metri cubi – ed è probabile che in futuro altre aste possano venir bandite, in base all’avanzamento delle attività di recupero e di selezione del materiale.
Il verde di Monza devastato: cosa fa il Comune
Anche il Comune di Monza continua le attività di ripristino e riqualificazione di aree di verde pubblico e un nuovo report su quanto realizzato e quanto ancora si dovrà eseguire sarà disponibile nei prossimi giorni. Dal pubblico ai privati: per chi ha a che fare con il verde, i mesi di agosto e settembre sono stati più che intensi. Danni alla serra (che presto sarà riparata) e agli agrumi della floricoltura Chiaravalli di via Gondar e danni ingenti anche nei terreni di Gianni Appiani, azienda agricola di Triante: «Siamo abituati a darci da fare – spiegano i due – Non abbiamo perso tempo: subito dopo i nubifragi ci siamo rimboccati le maniche».