Cento stalli per le biciclette disposti su due piani per razionalizzare gli spazi, due box interni da adibire ad ufficio amministrativo e ciclofficina con relativi mobili da lavoro. È stata consegnata nei giorni scorsi la fornitura per gli arredi interni (per 40mila euro) della Ciclostazione di Lissone, in via Guidoni.
Oltre a 50 rastrelliere a raso ce ne saranno altrettanti ad un secondo livello, «facilmente fruibili da tutta l’utenza» dice l’amministrazione comunale lissonese. Ogni stallo è stato predisposto con attacco per lucchetto e con pistoncini idraulici per favorire il posizionamento e la rimozione delle biciclette. «La disposizione su due piani permetterà inoltre di individuare un adeguato spazio da destinare ai servizi e alle attività legate alla mobilità sostenibile che il Bando prevede siano svolti dal gestore nel corso dell’affidamento» precisa ancora il Comune.
In particolare, scadrà il prossimo 11 settembre la procedura aperta per l’affidamento della concessione dei servizi di deposito, vendita e riparazione biciclette da svolgere nella nuova struttura ubicata in via Guidoni. L’affidamento in concessione per 10 anni avverrà mediante procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
Inoltre, sempre a settembre, saranno collocate telecamere di videosorveglianza che permetteranno di controllare la struttura e l’area circostante h24 (due telecamere saranno individuate all’interno della Ciclostazione, mentre una terza sarà collocata all’esterno puntata verso il parcheggio attiguo), saranno elettrificati gli accessi con la messa in funzione dei citofoni e predisposto l’ingresso automatico garantendo l’operatività della ciclofficina h24, 7 giorni su 7. Per questo motivo, saranno installate fotocellule per l’accensione e l’illuminazione notturna, oltre alle pulsantiere per l’uscita.
«Arrivati gli arredi interni e ri-aperto il bando, ora attendiamo l’esito della gara – dichiara Marino Nava, assessore alla Città Vivibile – Il bando è aperto a tutti, con possibilità di custodire, riparare, vendere, creare iniziative: insomma, di erogare un servizio a favore di tutta la comunità».