La regina delle truffe agli anziani ha 55 anni, abita in provincia di Torino e ha colpito anche in Brianza dove però ha fatto un errore di troppo. È stata arrestata mercoledì mattina insieme al marito e a uno dei due figli, 38 anni. L’altro figlio, di 27 anni, risulta ricercato. Anche lui è destinatario di un ordine di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Monza. A far scattare le manette è stata una squadra di carabinieri arrivati dalla stazione di Brugherio, dalla tenenza di Paderno Dugnano e dal Torinese.
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È a Brugherio però che tutto è partito nel settembre 2018 con un colpo costato 1500 euro a una pensionata di oltre 80 anni di via Veneto. La malcapitata era stata seguita fin sotto casa da una signora che fingendosi una vecchia conoscenza si era fatta invitare a pranzo dall’anziana per poi sottrarle i contanti appena prelevati. Partendo da questa denuncia, i carabinieri locali hanno avviato indagini approfondite, passate attraverso le registrazioni delle videocamere e i tabulati telefonici.
Alla fine gli uomini di via Dante sono riusciti a mettere a fuoco il mezzo usato dalla malvivente, la sua identità e quella del complice che è poi risultato essere uno dei figli. L’analisi del movimenti della 55enne di quei giorni è stata determinante per collegare il soggetto con un altro colpo messo a segno in Brianza, questa volta a Monza, il 18 ottobre, in via Monfalcone. Stesse modalità, stessa età avanzata della vittima, scuse simili: la richiesta di vedere l’appartamento e le manovre di avvicinamento alla camera da letto e al luogo “sicuro” dove nascondere soldi e gioielli.
In quel caso nel sacco è finito un piccolo tesoro in preziosi di famiglia, dall’orologio d’oro ai collier, agli anelli con pietre preziose. Su segnalazione dei carabinieri di Brugherio, il Commissariato di Polizia di Monza ha predisposto album fotografici dai quali la vittima monzese del furto ha riconosciuto la 55enne. Tra i reati di cui la maga del raggiro dovrà rispondere ci sono altri quattro furti dello stesso genere messi a segno nel territorio di Paderno Dugnano, di volta in volta con complici diversi, ma pescati sempre nel nucleo familiare.
Ne emerge il ritratto di una donna apparentemente ordinaria e invece abilissima nel carpire la fiducia delle vittime e anche nel travestirsi: qualcuno la descrive molto robusta, qualcuno di corporatura normale. Sia la 55enne che i familiari risultano peraltro vecchie conoscenze delle forze dell’ordine con precedenti e denunce per reati specifici.
Mercoledì mattina le ordinanze di custodia cautelare hanno raggiunto la donna e il figlio 38enne in carcere dove si trovano per altri colpi. Il marito è stato invece prelevato dall’abitazione torinese e tradotto in carcere.
I motivi per cui la banda piemontese abbia scelto Brugherio e Monza per agire non sono al momento noti, ma sembra che in Lombardia avesse già collezionato diversi raggiri.