Ospedali: i bollini rosa di Fondazione Onda per la Brianza

Gli ospedali della Brianza confermano anche quest’anno la loro vocazione “rosa”. I bollini di Fondazione Onda: 3 per il San Gerardo, gli altri assegnati.
Ospedale san Gerardo
Ospedale san Gerardo Fabrizio Radaelli

Gli ospedali della Brianza confermano anche quest’anno la loro vocazione “rosa”. Fondazione Onda ha assegnato giovedì a Roma i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025 ai nosocomi che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche di quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.

Ospedali: i bollini rosa di Fondazione Onda per la Brianza, tre per il San Gerardo

Sono stati assegnati tre bollini rosa alla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza e all’ Ospedale Trabattoni e Ronzoni di Seregno MB Seregno.
Due bollini a testa per ASST Brianza – Ospedale nuovo di Vimercate, ASST Brianza – Ospedale Pio XI di Desio e ASST Brianza – Ospedale Vittorio Emanuele III di Carate, un bollino agli Istituti Clinici Zucchi di Monza.

Ospedali: i bollini rosa di Fondazione Onda per la Brianza, come sono stati assegnati

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta attraverso un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito. Le domande erano suddivise in quindici aree specialistiche oltre a una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e un’altra alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.

Un apposito comitato consultivo presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali. I criteri di valutazione tenuti in considerazione hanno riguardato la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati; la tipologia e l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e dei servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented; l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti e alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.