Ospedale di Desio: prelievo multi-organo salva due persone, la scelta di una famiglia

La morte nel weekend all’Ospedale di Desio di una persona, grazie alla decisione della famiglia ha permesso di donare due organi e tessuti.
La nuova insegna dell'ospedale di Desio che con approvazione della giunta regionale è diventato "Ospedale Pio XI"
L’ospedale di Desio Paolo Volonterio

Una vita per salvarne diverse altre. Così la morte nel weekend nella Terapia Intensiva dell’Ospedale di Desio di una persona colpita da emorragia cerebrale, grazie alla decisione della famiglia ha permesso di donare due organi e tessuti per dare speranza ad altri pazienti.

Ospedale di Desio: prelievo multi-organo salva due persone, prelevati anche tessuti

Grazie a uno sforzo organizzativo importante dell’ospedale di Desio, l’equipe ha proceduto all’espianto di fegato e di rene, per due persone in attesa di trapianto, e poi di alcuni tessuti corporei che sostituiranno valvole cardiache ammalorate, parti della cute di pazienti ustionati, porzioni di ossa e legamenti.

«Questa “pratica” di grande valore etico – riferisce il direttore di dipartimento Funzionale Area Emergenza Urgenza, dottor Luca Guatteri rappresenta per un presidio come quello di Desio sempre una grande sfida organizzativa a maggior ragione se tutta la parte preliminare – identificazione del possibile donatore, avvio osservazione, colloquio con la famiglia, organizzazione della sala operatoria – avviene durante un week-end in cui le risorse umane disponibili in servizio sono ovviamente contratte».

Ospedale di Desio: prelievo multi-organo salva due persone, le équipe coinvolte

Coinvolti professionisti e infermieri del Blocco Operatorio di Desio e il C.O.P (Coordinamento Ospedaliero Procurement Organi e Tessuti) di Desio con i medici Facchini e Pelucchi, poi le équipes del Policlinico di Milano e del San Raffaele che hanno prelevato gli organi. I tessuti, invece sono stati prelevati dalle équipes delle Banche dei Tessuti Cardiovascolari del Monzino, del Tessuto Muscolo-Scheletrico del Pini e della Cute di Niguarda.