Ondata di truffe in Brianza: attenzione a falsi tecnici e finti avvocati

Falsi tecnici Enel o avvocati: truffatori in azione ai quattro angoli della Brianza. Da Brugherio a Limbiate passando per Muggiò. Nella rete sono finite ancora persone anziane, convinte a fidarsi e poi derubate.
Truffe, sono soprattutto gli anziani nel mirino
Truffe, sono soprattutto gli anziani nel mirino

Truffatori in azione ai quattro angoli della Brianza. Da Brugherio a Limbiate passando per Muggiò. Nella rete sono finite ancora persone anziane, convinte a fidarsi e poi derubate.

A Brugherio due falsi tecnici dell’Enel hanno rubato l’oro di famiglia a due coniugi in via Martiri della Libertà. Si sono presentati dicendo di dover controllare il contatore in seguito a un blackout della sera precedente, si sono fatti accompagnare nel seminterrato e poi hanno invitato la signora a raccogliere i preziosi in un sacchetto e a metterli al sicuro sotto un cuscino del divano per proteggerli da inesistenti interferenze. Quando hanno distratto i padroni di casa chiedendo di spegnere un interruttore in un’altra stanza, recuperare il bottino e filarsela è stato un gioco da ragazzi.


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Finti avvocati in azione a Limbiate e a Muggiò. Con la tecnica del “suo figlio ha avuto un incidente stradale, ha l’assicurazione scaduta e deve pagare una cauzione. Passo a ritirare i soldi in contanti?”. È successo in settimana a Limbiate ai danni di una donna di 80 anni che, preoccupata per il figlio, ha consegnato qualche centinaio di euro che aveva in casa.

L’anziana si è resa conto di essere stata truffata quando il figlio, ignaro di tutto, le ha telefonato e l’ha rassicurata sul fatto di non avere avuto alcun tipo di incidente. Poi la denuncia ai carabinieri.

È successo ben tre volte in una settimana a Muggiò. In due casi le vittime sono state truffate. Il terzo tentativo invece è andato male al truffatore: dopo la telefonata, si è recato a casa della donna che aveva chiamato, una pensionata di 65 anni che si è resa conto delle cattive intenzioni dell’uomo e non ha aperto la porta. I carabinieri sono sulle tracce dell’impostore, descritto come un giovane ben vestito. Nei giorni precedenti era riuscito a raggirare due anziane, con la stessa tecnica. Dopo averle chiamate per telefono, spacciandosi per avvocato e spiegando che il figlio aveva avuto un incidente stradale, si era presentato di persona a casa chiedendo soldi per liberare il parente trattenuto in caserma. Le due pensionate gli hanno consegnato qualche centinaia di euro (anche se lui ha chiesto ben 4 mila euro) e alcuni gioielli.

I carabinieri raccomandano di avere la massima prudenza e di avvisare subito il 112 in caso di situazioni sospette.