Concorezzo, l’ultima dei truffatori: «Ci sarà un terremoto, scappi»

Finti volontari della Protezione civile chiamano nelle case dei concorezzesi per invitarli ad abbandonare le loro abitazioni in vista di un imminente terremoto, ma è solo una truffa e a tranquillizzare tutti ci pensa la stessa associazione di tute gialle.
Il post della Protezione civile su  facebook
Il post della Protezione civile su facebook Andrea Barison

Finti volontari della Protezione Civile chiamano nelle case dei concorezzesi per invitarli ad abbandonare le loro abitazioni in vista di un imminente terremoto, ma è solo una truffa e a tranquillizzare tutti ci pensa la stessa associazione di tute gialle, che opera in paese . Questo tentativo di raggiro è stato messo in pratica nei giorni scorsi da alcune persone di nazionalità italiana, che con alcuni cellulari hanno allertato in modo casuale alcuni residenti, chiamandoli direttamente sul numero telefonico di casa, spacciandosi per componenti della Protezione civile ed informandoli, che entro quattro giorni sarebbe tremata la terra. La voce di questo presunto sisma ha iniziato a dilagare in paese tanto che è stato contattato il coordinatore del sodalizio Cristian Ronco.

«Alcuni genitori di bambini, che vanno a scuola con mio figlio mi hanno informato di questa strana telefonata – ha spiegato il responsabile delle tute gialle concorezzesi – a tal punto abbiamo diramato un comunicato sulla nostra pagina Facebook, per diffidare di questi truffatori, perché innanzitutto non abbiamo autorizzato nessuno a chiamare la popolazione. In secondo luogo un terremoto non è prevedibile, quindi quello che è stato detto ai cittadini è assolutamente falso. Inoltre un sisma non si concentrerebbe solo su Concorezzo, ma anche sui paesi limitrofi. Invitiamo per tanto i cittadini che ricevono queste chiamate a recuperare il numero di telefono del chiamante e di avvertire le autorità competenti al 112».

Dopo la mobilitazione della vera Protezione Civile non sono stati più segnalati episodi simili. I truffatori hanno capito probabilmente di essere stati scoperti e hanno quindi smesso di allarmare in modo ingiustificato la cittadinanza concorezzese, che è rimasta inizialmente spiazzata.