Il disegno di legge sull’omicidio stradale è stato approvato dalla commissione Giustizia del Senato. Prevede pene più severe per chi provochi incidenti mortali o con feriti senza fermarsi a prestare soccorso: il carcere fino a 12 anni e revoca della patente da 15 fino a 30 anni per chi causa una morte guidando in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.
Nel dettaglio, è punibile chiunque si metta alla guida di un veicolo a motore, ma anche di un natante o di una moto d’acqua. Nel caso della morte di più persone la pena può arrivare a 18 anni di reclusione. La commissione ha dato il mandato al relatore, Giuseppe Cucca (Pd), a riferire in aula sul testo.
Recentemente aveva fatto discutere il mancato inserimento del ritiro a vita della patente, così come era stato chiesto dalle famiglie delle vittime della strada anche dopo le morti a Monza di Elio Bonavita, ucciso nella carambola di viale Brianza, e di Matteo Trenti, investito mentre rientrava a casa in bicicletta dopo la riunione settimanale con gli scout.