Obbligo vaccini, la Federazione dei medici della Lombardia: «Pericoloso abbassare la guardia»

«La proroga di un anno dell’obbligo vaccinale sarebbe un grande passo indietro per quanto riguarda la salute dei cittadini». È questa, in sintesi, la presa di posizione della Federazione regionale degli ordini medici chirurghi e degli odontoiatri (Fromceo) della Lombardia affidata a una lettera pubblica inviata all’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera.
È sxcontro sulle vaccinazioni
È sxcontro sulle vaccinazioni

«La proroga di un anno dell’obbligo vaccinale sarebbe un grande passo indietro per quanto riguarda la salute dei cittadini». È questa, in sintesi, la presa di posizione della Federazione regionale degli ordini medici chirurghi e degli odontoiatri (Fromceo) della Lombardia (per Monza e Brianza ha firmato il documento il dottor Carlo Maria Teruzzi), affidata a una lettera pubblica inviata all’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera. È l’effetto del primo sì, da parte del Senato, al rinvio dell’obbligo vaccinale per la frequenza scolastica anche se, per il prossimo anno, i genitori dovranno comunque presentare la certificazione delle avvenute vaccinazioni obbligatorie. Palazzo Madama, infatti, ha approvato il 6 agosto il decreto Milleproroghe, in base al quale per il prossimo anno scolastico tutti i bambini, compresi quelli sprovvisti di documentazione sulla loro vaccinazione, potranno accedere alle scuole per l’infanzia e le sanzioni per chi viola l’obbligo slittano al 2019-2020.


In attesa che il decreto venga convertito definitivamente in legge con il passaggio alla Camera, previsto però non prima di settembre per la pausa estiva, le famiglie con la riapertura delle scuole dovranno ancora presentare l’autocertificazione. «In merito all’ipotesi di rinvio dell’obbligo di autocertificazione degli adempimenti vaccinali per l’ammissione alle scuole per l’infanzia la Fromceo ritiene pericoloso abbassare la guardia su un tema così delicato come quello della strategia vaccinale» si legge nella lettera a Gallera.


«I dati epidemiologici diramati dall’Istituto Superiore di Sanità non sono per nulla tranquillizzanti e il voler prorogare di un anno l’obbligo di autocertificazione – continua la nota – significherebbe mettere a rischio la popolazione infantile in generale ed esporre a grave pericolo gli immunodepressi». La corretta informazione e le campagne di sensibilizzazione sono lo strumento da porre in atto, ma nella situazione attuale non risultano adeguate all’esigenza immediata di garantire l’immunità di gregge». Da qui l’invito a Gallera di «porre in essere tutti gli atti ordinamentali necessari a mantenere la reale obbligatorietà delle vaccinazioni. Qualunque iniziativa rivolta ad attenuare l’obbligo vaccinale verrebbe inevitabilmente percepita dall’opinione pubblica come un messaggio di sfiducia sull’efficacia e sicurezza delle vaccinazioni, rendendo incerto anche il risultato di successive campagne educazionali».

Gallera, dopo l’approvazione da parte del Senato del decreto Milleproproghe, aveva dichiarato alle agenzie stampa: «L’obbligo deve rimanere. Ll’emendamento del Governo al Milleproroghe non è brillante ma interviene solo sull’esclusione scolastica e non sulle altre sanzioni. Quella del ricorso (ipotesi ventilata da diversi governatori)non ci sembra comunque la strada corretta: se l’emendamento sarà approvato ne prenderemo atto».